Andrea Bassi, assessore all’Edilizia Privata e al Patrimonio da poco più di sei mesi, ha voluto rispondere a certe critiche sull’efficienza degli uffici del suo assessorato. Poco importa se riguardano soprattutto un periodo in cui lui non era l’assessore. E mette “i puntini sulle i”. «ll settore Edilizia Privata del Comune di Verona – ricorda Bassi – ha passato un periodo difficile ed è stato oggetto di critiche ingenerose, anche da parte di taluni esponenti politici e Consiglieri Comunali. Voglio lanciare un messaggio chiaro: son tempi duri (e lunghi – n.d.r. 3/6 mesi) per tutti, quindi nessun favoritismo e “accorciamento” dei tempi d’attesa per nessuno. Il sacrificio, se comune, è più sopportabile per tutti.»
L’assessore si riferisce a delle critiche sulla lunghezza dei tempi per le pratiche edilizie da parte di alcuni professionisti. «Un settore- precisa- che ha un organico di 100 dipendenti, ma che in realtà ne ha operativi solo 64, perché fra trasferimenti e pensionamenti 36 se ne sono andati. Nonostante ciò gli uffici hanno continuato a lavorare anche durante l’emergenza pandemica, in cui il 50% dei dipendenti era a casa in smart-working». E snocciola dati. Nel 2020 sono state evase ben 13.290 pratiche. Gli accessi agli atti sono passati da 250 a 750 anche a causa delle pratiche per il bonus edilizio del 110% che ha aumentato notevolmente il lavoro. «Ma il settore ha retto!» esclama Bassi, ringraziando tutti i lavoratori del settore«dal direttore all’usciere!»
«Non accetto in particolare, come successo più volte nelle ultime settimane, – continua l’assessore- che un politico pretenda di avere documenti in pochi giorni quando, in questa particolare contingenza, cittadini e professionisti sono costretti ad aspettare mesi.» Il riferimento è alla richiesta di accesso agli atti da parte di un consigliere comunale.
«Da oggi in poi, – conclude Bassi- il tutto sarà gestito compatibilmente con il carico di lavoro complessivo e soprattutto cercando di garantire tempi più o meno simili a tutti, sperando che lo stanziamento di 500.000 euro faccia sentire presto il suo effetto accorciando sensibilmente i tempi di attesa.»