(di Bernardo Pasquali). Si respira un’atmosfera decisamente euforica a Parma, alla presentazione della XX Edizione di Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione. Tra i partecipanti anche il Ministro degli Esteri On.Luigi di Maio. Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, afferma perentorio: “Cibus si fa in presenza perchè sarà lì che dovremo celebrare il grande rilancio e la rivincita dell’Agroalimentare italiano. Prima del Covid tutti ci consideravano in maniera scontata. Con la pandemia abbiamo dimostrato l’estrema centralità del nostro sistema. L’industria alimentare è la seconda potenza economica del paese!”
Sale la produzione alimentare italiana nel primo trimestre 2021
La produzione alimentare del 1° trimestre dell’anno ha segnato un +1,8% sullo stesso periodo 2020. È un passo apprezzabile: esso segna infatti una spinta ulteriore e reale dopo il +0,8% registrato nel 1° trimestre 2020. A fianco, l’accelerazione trimestrale del +9,7% della produzione industriale nel suo complesso rappresenta, invece, un parziale recupero dopo il -11,3% accusato, a seguito del primo impatto della pandemia, nel 1° trimestre 2020. Le vendite sul mercato interno appaiono peraltro bene intonate, col +3,7% trimestrale. Tale dinamica espansiva è tuttavia legata, in gran parte, al rimbalzo sulle vendite domestiche innescato dalla netta amputazione del “fuori casa” presente nei primi mesi dell’anno.
L’anomalia che comprime i margini di molti comparti alimentari
Non positivo il trend del fatturato dell’industria alimentare, che accusa nel trimestre una contrazione tendenziale del -0,7%. Va precisato comunque che il confronto avviene con la spinta del +6,2% registrata dal settore nel 1° trimestre 2020. Il trend 2021 del fatturato alimentare contrasta, in ogni caso, col citato passo positivo della produzione di settore, a testimonianza di una contrazione in atto dei prezzi unitari. Non a caso, i prezzi alimentari alla produzione del settore, hanno segnato ad aprile un tendenziale del +1,4%, inferiore alla dinamica di produzione. Mentre, a maggio, i prezzi alimentari al consumo dell’”alimentare lavorato” hanno registrato addirittura un passo negativo, con un -0,7% sullo stesso mese 2020. Il fenomeno è anomalo, perché in netto contrasto con l’accelerazione parallela delle quotazioni di molte commodity agricole e con la spinta dell’inflazione, arrivata a maggio al +1,3%. Va sottolineato che il fenomeno sta comportando una compressione non trascurabile dei margini in molti comparti alimentari.
Cibus 2021. Di Maio: “Una promessa mantenuta”
La definisce così il capo della Farnesina, On. Luigi di Maio, molto apprezzato da tutti gli intervenuti per il grande lavoro e gli sforzi compiuti in questi mesi per ottenere il comparto agroalimentare italiano all’estero. “Fino ad oggi – afferma Di Maio – il Governo si è impegnato con 576 milioni di euro nei confronti del sistema fieristico. Tramite Simest (la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane) e il Fondo 394 si sono finanziati gli Enti Fiera fino a 10 milioni di euro, di cui, 800.000€ a fondo perduto. Con il nuovo PNRR saranno stanziati ulteriori 1.600.000.000 di € per rifinanziare ulteriormente il fondo 340. Per ICE saranno stanziati 57 milioni di euro per rilanciare le varie manifestazioni fieristiche da qui a fine anno”.
Gandolfi, Presidente Fiere di Parma: “Ci siamo presi una grandissima responsabilità!”
Gino Gandolfi non fa tanti giri di parole: “Dimostreremo al mondo le grandissime capacità organizzative del sistema fieristico italiano. Ci siamo presi una grande responsabilità ma siamo pronti! In questi giorni sono molto emozionato, oggi in modo particolare. Stiamo vivendo un clima di euforia e di grande convinzione che sembra di ripetere il grande boom economico degli anni del dopoguerra”.
Cibus 2021 è il più grande progetto di scouting internazionale mai realizzato
Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma, non usa mezzi termini per far capire il grandissimo sforzo compiuto dall’organizzazione per garantire un pubblico all’altezza dell’edizione 2021. “Grazie anche ad ICE e al supporto del Ministero degli Esteri, abbiamo fatto quello che non era mai stato fatto, ovvero, un lavoro certosino di grande rilevanza internazionale per andare a colpire direttamente con la comunicazione tutti i più importanti buyers ed operatori internazionali del settore. Abbiamo risposte molto positive dal Giappone, dai paesi dell’est Europa, più avanti nei vaccini, dal Sud America e una potente risposta dagli Stati Uniti che parteciperanno molto numerosi”.
Per entrare a Cibus sarà necessario il Green Pass e si potrà degustare
Nelle edizioni precedenti il Covid ogni edizione di Cibus, fino al 2018, vedeva la partecipazione di 82.000 operatori di media. Per questa nuova edizione si prevede la perdita di circa il 30% di visitatori arrivando quindi ad un numero non oltre i 50.000. Tutti i partecipanti dovranno essere in possesso del Green Pass. Le degustazioni si potranno fare ma non self service. come afferma dil dott.Cellie: “Ci dovremo abituare nei prossimi anni ad una tipologia di fiere molto più nello stile anglosassone. Meno persone, più competenti. Le visite saranno più brevi e mirate. Gli operatori useranno più tempo per organizzarsi gli incontri con le aziende”.
Per far capire quanto è forte l’Italia quando decide di fare sistema basta questo aneddoto. Alla domanda: “Quanti espositori pagheranno pienamente l’edizione 2021?” sempre il dott.Cellie ha così risposto: “Abbiamo avito una dimostrazione incredibile di come le aziende italiane volessero ripartire con Cibus. Chi voleva poteva richiedere indietro l’anticipo dell’edizione 2020. Ebbene ci hanno lasciato 4 milioni di euro di anticipi da posizionare già sull’edizione 2022 senza chiedere nulla indietro. Questa è l’Italia che produce e che non molla mai!”.