Leonardo Ferrari è il nuovo presidente del Consiglio Comunale di Verona. Lo hanno votato stasera 25 consiglieri, praticamente tutta la maggioranza di palazzo Barbieri. Già consigliere della 3^ Circoscrizione per due mandati, Ferrari, fondatore assieme a Paolo Danieli de “L’Officina”, ha iniziato il suo percorso politico nel 2007 ne “La Destra” di Francesco Storace. Nel 2017 è entrato in Fratelli d’Italia, dove è stato eletto consigliere comunale e capogruppo. Sotto la sua presidenza il gruppo di FdI è triplicato passando da 2 a 6 consiglieri.

Dopo le dimissioni di Ciro Maschio, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, la Presidenza del Consiglio Comunale rimane ad un esponente dello stesso partito. Che cosa significa? 

«E’ il riconoscimento alla serietà di un partito – risponde Leonardo Ferrari- che con il comportamento dei suoi rappresentanti, a Verona come a Roma, ha dimostrato di esser un partito di cui ci si può fidare. Come a livello nazionale abbiamo dato prova di mantenere la parola data agli elettori tenendo sempre la stessa rotta, allo stesso modo a Verona abbiamo sempre sostenuto l’Amministrazione di centrodestra per la quale abbiamo chiesto voto.»

Partito a parte, c’è però anche una valutazione sull’affidabilità delle persone…Questa elezione non è anche una soddisfazione personale?

«Certo, in un contesto politico dove molti si spostano di qua e di là, avere qualcuno delle cui posizioni ci si può fidare è una garanzia di serietà. Sono onorato di avere ricevuto con l’elezione questa attestazione di stima da parte di gran parte dei colleghi consiglieri. Questa – continua Ferrari- per me è una bella soddisfazione. Come ha dimostrato il mio predecessore, anch’io sono determinato a gestire la Presidenza del Consiglio con estrema correttezza e come garante di tutti, maggioranza e opposizione.»

Fratelli d’Italia è in grande crescita. Tutti i sondaggi vi danno attorno al 20%. Alle ultime regionali in città avete preso il 18%. Ma quando lei nel 2017 è entrato, FdI era a meno del 3%. Possiamo dire che politicamente lei ci vede lontano?

«Diciamo che almeno per ora – scherza il neo-Presidente – non ho bisogno degli occhiali. In realtà sono fermamente convinto che in politica, come nel lavoro e nella vita in genere, paghi la correttezza. Se uno è onesto, coerente, fa bene il suo lavoro e…diciamolo, ha anche delle buone idee, prima o poi le soddisfazioni arrivano. Questo vale per le persone e anche per i partiti. E soprattutto per FdI.

Come sono i suoi rapporti con i vertici del partito?

«Ottimi, sia a livello locale che nazionale. Con Ciro – l’on. Maschio nell’ambiente lo chiamano tutti “Ciro” e Leonardo Ferrari lo chiamano tutti “Leo” n.d.r.- c’è ormai un rapporto di collaborazione consolidato non solo dall’amicizia personale ma anche dal lavoro svolto assieme in Consiglio Comunale e nel Partito. La scorsa settimana sono andato con lui a Roma per parlare della situazione veronese con Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida, che è il capogruppo alla Camera. Abbiamo constatato una perfetta identità di vedute e li ringrazio assieme a Ciro per il sostegno che mi hanno assicurato per la mia attività politica sul territorio e nelle istituzioni.»