(di Rocco Fattori Giuliano) Finisce qui: Torino negli ultimi due minuti del match recupera, sorpassa e capitalizza gli errori di Verona. Un tiro da tre sbagliato da Jones cancella un potenziale vantaggio a due cifre a metà dell’ultimo quarto. Torino, nell’azione successiva, invece piazza il suo dalla lunga distanza: da un possibile più dieci a soli 6 di vantaggio. E da lì Torino ha costruito la sua vittoria e l’accesso alla finale. Finisce 56-61 per Torino (14-8 nel primo quarto; 21 a 21 nel secondo con vantaggio di 4 punti per Verona all’intervallo lungo; 17-14 nel terzo quarto con 6 punti di vantaggio per la Tezenis; 6-18 nell’ultima frazione a vantaggio di Torino).

Partita tiratissima con Verona sempre avanti grazie ad un monumentale Guido Rosselli ( 8 punti, sette rimbalzi, 3 recuperi e 7 assist per 21 di valutazione) e alle capacità balistiche di Giovanni Tomassini che con 17 punti è il top scorer della partita e l’unico a portarsi in doppia cifra.

Alla fine contano gli episodi, le palle perse, i tiri liberi sbagliati (alla fine 8 su 13 per i gialloblù). E questo manda in secondo piano la partita di volontà, di determinazione, di intensità portata avanti per 38 minuti. Torino non è riuscita a giocare nel suo modo, ingarbugliata da una Verona arcigna. Non è bastato. Il campionato finisce qui, ad un passo dal cielo, ma molto più in alto di quanto promettesse la prima parte della stagione. Complimenti a Torino, candidata di peso per la promozione in A1 dove l’attendono i capitali internazionali portati dal coach dell’Efes Istanbul, Ergin Ataman. Ma tanti complimenti soprattutto a Verona che ci ha creduto sino all’ultimo.