(di Carlo Rossi) Siete pronti per Italia Turchia di questa sera? avete la frittatona gigante come Fantozzi pronta per seguire senza mai alzarvi dal divano il match di avvio degli Europei di calcio? sì? bene, abbiamo un’alternativa alla Peroni da un litro ghiacciata: un metodo classico che racconta anche di una bella storia. E’ quella dell’enologa Ardic Gursel – nella foto – che ha fondato la sua azienda Vineyards Vinkara nel 2008 in Cappadocia . Un bel vino, buona spalla acida, bolle copiose e leggiadre, uve tradizionali, leggermente aromatiche. Inizia con la supervisione di Marco Monchiero, enologo italiano di fama internazionale, con la dichiarata missione di “continuare la tradizione di coltivazione delle nostre antiche varietà autoctone” racconta la signora Ardic.
Vino di punta ed orgoglio laico della nazione delle fate. I terreni sono nel distretto di Kalecik , provincia di Ankara. Un’areale circondato da montagne e ripidi versanti collinosi del fiume Kizilirmak , fiume rosso in italiano, il piu’ lungo della Turchia, con una grande ed antica storia che data per lo meno dagli Ittiti. E’ una regione dal clima secco e per molta parte dell’anno attraversata dai venti. Circostanza che contribuisce ad evitare la formazione di muffe indesiderate sugli acini. Si tratta di una zona dove la viticoltura c’è da sempre. Questo Yasasin Brut è risultato della vendemmia 2015. Ardic Gürsel ha raccontato che quando è arrivato il momento di scegliere un enologo che li aiutasse a produrre vini di alta qualità, la cosa che le interessava di più era trovare qualcuno che avesse la stessa passione che aveva lei per i vitigni autoctoni. E alla fine ha scelto un consulente italiano, Marco Monchiero, il quale, essendo già impegnato a preservare le varietà locali italiane meno note, ha capito l’importanza di quello che Vinkara stava cercando di fare.
Lo Yasasin Brut offre un naso di frutta bianca con sentori di lievito. Offre una buona effervescenza, una spuma abbondante e sapori che ricordano più un Cremánt della Loira che uno Champagne. Un piacevole spumante con un finale secco e media acidità. Ottenuto da uve rosse Kalecik Karasi; 12% alc. Al naso aromi di frutta rossa, confettura ma anche cacao, in bocca è abbastanza fresco con un tannino davvero delicato. Buona la persistenza.