“L’insediamento del fast food di pollo fritto in piazza Erbe si può fermare già con la normativa in vigore approvata dalla mia Amministrazione nel 2016 – dice Flavio Tosi – Mi riferisco al regolamento che in centro storico vieta, tra le altre cose, il sorgere di attività che commercializzano il prodotto fritto in maniera esclusiva o prevalente, cioè oltre il 50% della produzione. È il caso dell’azienda KFC, che quasi esclusivamente vende pollo fritto, basta vedere i menù sul loro sito”.  (link https://www.kfc.it/bucket).

Tosi, che nei giorni scorsi era stato il primo a dirsi contrariato all’insediamento di KFC, pertanto invita l’Amministrazione Sboarina “a far valere le norme in atto per stoppare sul nascere la possibilità che KFC abbia spazio per il suo fast food in Piazza Erbe, tra l’altro vicino alla statua del povero e incolpevole Berto Barbarani, il poeta simbolo della veronesità. Va tutelato il patrimonio artistico e culturale della città, e anche il suo tessuto economico, in particolare il settore della ristorazione già massacrato da un anno e mezzo di pandemia. Ora che si sta ripartendo, cosa facciamo? Anziché aiutare le nostre attività, spalanchiamo le porte a un fast food americano nel cuore del centro storico?“. Tosi conclude con una riflessione: “Si dibatte molto su come rilanciare a Verona un turismo di qualità e questa è un’urgenza vera, che condivido. Ma il turismo di qualità si sviluppa attraverso un’offerta di qualità in termini di eventi culturali, musicali e artistici, nell’allestimento di mostre internazionali e anche nella promozione della nostra enogastronomia. Mentre un fast food del pollo fritto, con tutto il rispetto, non porterebbe nessun contributo“.