Quasi due ore e mezza di discussione e poi il consiglio comunale ha dato il via libera col voto favorevole della maggioranza di Centrodestra, contrari Centrosinistra e Borgo Libero, all’accordo di programma con la Provincia per la realizzazione della tangenziale Sud dalla provinciale 24 alla regionale 62 per un anello circonvallatorio ad ovest ed est di Villafranca che avverrà in tre stralci per un importo di 12 milioni di euro di cui 6,6 dalla Provincia. «La variazione di bilancio proposta al Consiglio Comunale riguarda quasi esclusivamente l’operazione inerente l’inserimento della Tangenziale Sud nella programmazione annuale e triennale del Comune che porta con sé la relativa manovra finanziaria» afferma l’assessore Riccardo Maraia (Fratelli d’Italia).
«Sono grato ai colleghi sindaci del territorio che hanno dato il supporto all’opera, alla Provincia che ha ritenuto opera da condividere e come delegato provinciale per aver portato 6,6 milioni sul territorio – afferma il sindaco Roberto Dall’Oca (Insieme si può) – . Mai è arrivata somma così imponente per un’opera comunale. Il vincolo di esproprio avverrà a progetto definitivo ed è la novità vera discussa con la Provincia. Il progetto approvato in giunta porta all’abbassamento del percorso quindi passa sotto il ponte e in quel tratto verrà messo in luce il muro del serraglio. Adottati tutti gli accorgimenti dal punto di vista ambientale».
Il presidente Lucio Cordioli (Forza Italia) ricorda che si tratta di un ragionamento partito da lontano con lo studio del Caire dell’amministrazione Zanolli. «C’è stata anche una fase di ascolto alle proposte della minoranza nella riunione del 21 maggio coi capigruppo. E’ frutto di anni di studi, non è cascata dall’alto all’improvviso». E il suo invito a non parlare di progettazione ,che non è in argomento, è caduto nel vuoto.
Contrari dall’opposizoone.
Andrea Cordioli (Borgo Libero): «Chiesto di informare la gente prima di proseguire il percorso ma la maggioranza ha chiuso le porte visto che si è risposto che i cittadini avevano già avuto modo di esprimersi su Pat e Pum. Avrà impatto notevole ambientale, economico e urbanistico. E non risolverà il problema del traffico in centro come dimostrano gli stessi studi del piano della viabilità. C’è una distorsione di fondo sul futuro della città. Nel Pat si dice che dovevamo arrivare a 39 mila abitanti e non è così siamo ancora a 33 mila. Tenere in considerazione il consumo di suolo. Per questo contrari».
Paolo Martari (Centrosinistra): «Raccolte le firme (nella foto) per dare corso a un momento partecipativo con la gente che andava fatto prima della conferenza stampa di presentazione (nella foto). Su piazza Alpo e Dossobuono Dall’Oca si è discostato dall’illustre predecessore coinvolgendo la gente. Qui errore grande perché infrastruttura avrà peso importante nei prossimi 50 anni. Grezzanella fondamentale per direttrice Nord-Sud e non c’è nonostante le rassicurazioni di tanti anni e dovrebbe invece riallacciarsi a quest’opera. Non ci sono dati di traffico in assenza della Grezzanella che secondo il Pum bisognava fare prima. Il fulcro del percorso è che passa a circa 200 metri dal confine più a ovest che delimita il perimetro esterno verso Valeggio del grande parco del Tione e con un ponte sulla ciclopedonale che sarà abbassata a pelo d’acqua sperando che non ci siano piene. Quindi portato proposte alternative per non perdere finanziamento provinciale e limitare criticità. Sfruttamento del ponte allargato che c’è già adesso e sfruttare il più possibile viabilità esistente. Il rotondone davanti al consorzio da 500 mila euro per rallentare la velocità? Basterebbe postazione fissa di autovelox. La rotonda servirebbe dove c’è il bivio per Custoza molto pericoloso. E dopo quella riunione mi sarei aspettato di avere una comunicazione sulla decisione presa».
Matteo Melotti (Pd): «Per noi non risolve le giuste aspettative di chi abita in centro né dei frequentatori del percorso ciclopedonale. Nel Pum i tecnici sono partiti da analisi dei flussi che qui non ci sono e prima si doveva fare Grezzanella. E’ vero che c’è stato il Covid ma si poteva fare assemblea al Palasport. La priorità era il percorso cicloopedonale. Col ponte non si vedrà più il Baldo. L’alternativa ve l’avevamo data. Ci sarà la coda dal Polo Emergency fino alla rotonda S.Luigi».
Lino Massagrande (Noi per voi): «Quando sento dire che Villafranca non è in crescita mi viene la pelle d’oca. Non perché non ci sono nascite ma perché non c’è la capacità politica di aver dato la svolta a questo paese. Bene l’anello attorno a Villafranca ma contrario come viene progettato. Mettiamoci d’accordo Comune, Provincia e Regione che si può. Non voto ed esco perché mi sembra una scusa per non finire la Grezzanella».
Le repliche della maggioranza.
Il sindaco Dall’Oca: «Con l’anello circonvallatorio visto dall’alto si capisce come sia una progettualità proiettata nel futuro. Siamo convinti di arrivare al pari col completamento del secondo stralcio della Grezzanella e della nostra bretellina. Parliamo di deturpamento con la bretellina e non con la Grezzanella, eppure si sono passate campagne e case ma andava tutto bene. Avete fatto proposte alternative ma quello è il tracciato. Comunque passi sul Tione, comunque tagli la campagna. Se la metti vicina diventa interessante, lontano poco utilizzata. Su spreco della rotonda sp 24, il fatto di avere una rotonda prima e una dopo andrà a limitare questo rettilineo e darà una risposta alla sicurezza. Faremo tute le mitigazioni ambientali che garantisca la socialità di chi frequenta il Tione. Obiettivamente siamo ancora convinti che sia il miglior tracciato possibile. Il Baldo non lo vedi né più a Est, né più a Ovest. Si trattava di capire solo la soluzione migliore. Anche le vostre proposte hanno le stesse criticità. Costeggiare via Porta per 2,5 km vostro era criticabile alla stessa maniera. C’è il rispetto dell’area destinata al polo scolastico, viabilità alternativa a Rosegaferro e uscita per il polo fieristico futuro del mercato ortofrutticolo. Dopo aver ascoltato cittadini ed espropriati l’abbiamo allontanata ancora di più dal parco del Tione senza interferire sul progetto futuro su via Sommacampagna dove la rotonda S.Luigi avrà doppia corsia».
Adriano Cordioli (Insieme si può): «Non è un nuovo progetto perché è nelle carte dal 2012/2013 e quindi dovevate capire che era nostra volontà procedere in continuità con i vari mandati amministrativi. Sull’utilità dell’intervento ricordo il flash mobe alla rotonda di via Bixio perché la viabilità era un disastro. Con queste opere si risolveranno gran parte di problemi. E’ vero che anche i lauti rimborsi per gli espropri, per quanto importanti possano essere, per qualche singola azienda agricola saranno solo un rimborso marginale. Avevo campi tagliati da ex metanodotto Snam. Poi dove ho ripiantato non è cresciuto nulla. So di cosa si parla».
Stefano Toffalini (Fratelli d’Italia): «Il traffico pesante a fianco dei bambini in bicicletta non va, bisogna fare qualcosa. Non puoi spostarla troppo fuori perché i navigatori ti indicano la strada più breve. L’ho provato sulla mia pelle di viaggiatore».
Dall’Oca: «Non mi piace parlare del passato. Difendo periodo di ascolto fatto dal sottoscritto e questa maggioranza. I Piruea da voi fatti a suo tempo non hanno avuto discussione all’interno della comunità. Sono state fatte scelte che hanno portato anche valore aggiunto. Discutere se è meglio il tratto inverso, mi fa venire in mente le discussioni sulla Grezzanella se era meglio il primo o il secondo»
Isabella Roveroni (Pd): «Non siamo contro le infrastrutture pregiudizialmente. Le nostre riserve sono di altra natura. Ricordo i Piruea del 2004/2007, come il Pat iniziato in quei tempi: vuol dire che ciò che abbiamo fatto all ora ha ricadute ancora oggi e quindi ci fa piacere. Siccome volete essere migliori, se allora abbiamo mancato in condivisione potevate fare meglio. La scelta del primo stralcio invece che il secondo, che avrebbe fatto da circonvallazione di Villafranca, avvenne ai tempi del sindaco Facincani. Ad oggi si può dire che è stato un errore».
Niko Cordioli (Lista Tosi): «Sono stato fautore dell’incontro con minoranza. C’è difficoltà a trovare proposte alternative e mi scuso se poi è stato scelto il percorso iniziale senza comunicarlo. Espropri a volte servono anche se capisco le problematiche degli agricoltori. L’economia riparte dalle infrastrutture. Far correre strada accanto a ciclabile di via Porta sarebbe stato comunque molto impattante».