Vino, promozione e ritorno al business in presenza. Sono le parole chiave di Veronafiere per OperaWine e Vinitaly Preview. Ed è proprio l’evento di Vinitaly e Wine Spectator a fare da apripista al ritorno di buyer e operatori nel nostro Paese. Infatti dopodomani, sabato 19 giugno alle 14.15, a OperaWine i 186 produttori top del vino italiano nel mondo, selezionati dalla rivista americana di settore più influente sui mercati internazionali per il decennale dell’iniziativa, si troveranno faccia a faccia con oltre 300 tra operatori e buyer nazionali ed esteri provenienti da 13 nazioni. Dopo il blocco forzato degli ultimi 15 mesi causa Covid si tratta della prima importante campagna di promozione e accoglienza realizzata da Veronafiere con Ice Agenzia. Un’edizione antologica e straordinaria quella che andrà in scena alle Gallerie Mercatali di Verona, l’infrastruttura storico-industriale di fronte al quartiere fieristico, che per la ricorrenza amplia la squadra dei migliori 100 vini d’Italia con i produttori scelti una o più volte nei dieci anni di OperaWine.

Secondo il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, “in una fase di grande cambiamento come quella attuale il ritorno delle attività commerciali in presenza grazie a Vinitaly-OperaWine e a Vinitaly Preview è la risposta migliore alle sfide che il settore sta affrontando sui mercati. Finalmente la mappa della domanda di vino italiano sulle piazze internazionali è in grande fermento e registra variegati segnali di risveglio. Alla crescita del 22% dell’import italiano in Asia rilevata dall’Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor nel primo quadrimestre”, sottolinea Mantovani, “fa da contraltare il mercato Usa che nel medesimo stesso periodo, pur dimezzando la perdita del primo bimestre, accusa ancora una flessione del 12%. Intercettare la ripresa, e con essa nuove quote di posizionamento, è prioritario. E in questo scenario Vinitaly è il brand strumento che riavvia la promozione del vino italiano nei Paesi più interessanti”.

Operawine

Riservato agli operatori e alla stampa (su invito, dalle 14 alle 19), il grand tasting dell’Italia enologica che riparte vede la Toscana alla guida della classifica delle regioni con ben 47 produttori, seguita da Veneto (23) e Piemonte (20), le tre aree che insieme rappresentano oltre il 68% dell’export tricolore. A trionfare, nelle valutazioni di Wine Spectator per OperaWine 2021, sono i vini rossi con ben 134 etichette in degustazione a Verona, in cui primeggia ancora una volta una Toscana trainata da 19 Igt e 17 Brunello di Montalcino, tallonati dal Barolo (16). I vini bianchi contano 32 proposte, mentre completano la selezione le categorie bollicine (17) e vini passiti (3). Scorrendo la Penisola da Nord a Sud, passando per le isole e per territori particolari come la Valle d’Aosta o le pendici dell’Etna, l’eccellenza del vigneto italiano torna così in gran forma a OperaWine.

Da aggiungere che il format rispetta tutti gli standard di sicurezza sanitaria previsti sia dalla normativa vigente che dal protocollo di Veronafiere. Completano le misure adottate a garanzia della sicurezza di espositori e visitatori quelle relative alla gestione degli ingressi scaglionati in due turni, con titolo di accesso digitale e la preventiva misurazione della temperatura, in base a un contingente massimo consentito su un area pari a 7000 metri quadrati. Inoltre ogni accreditato avrà a disposizione un kit personale di degustazione (calice e spittoon), e nell’area anche unità e presidi sanitari per tutta la durata dell’evento.

Il layout espositivo prevede un percorso predefinito tra le regioni viticole rappresentate in ordine alfabetico e per tipologia di vini: si parte con le bollicine, per passare ai bianchi, poi ai rossi e infine ai passiti. Domenica 20 giugno e sempre alle Gallerie mercatali, OperaWine passerà il testimone a Vinitaly Preview, l’ulteriore evento che vedrà presenti quasi 70 cantine, cinque consorzi (con Lambrusco doc, Lessini Durello doc, Prosecco doc, Trentino e Sicilia doc) e l’associazione Famiglie storiche. Tutti impegnati in un due sessioni di assaggio “itinerante”, oltre a incontri con la domanda nazionale ed estera presente a Verona.