Da lunedì 28 giugno sarà possibile stare all’aperto senza mascherina. Questa l’indicazione del Comitato Tecnico Scientifico al Ministro della Salute. Un altro passo verso la libertà. Ciò non significa però “liberi tutti”. La prudenza dovrà continuare a guidare i nostri comportamenti. Per cui anche all’aperto, qualora ci fossero degli assembramenti o un eccessivab densità in un cero luogo, sarà obbligatorio indossarla. Rimane invece l’obbligo di portarla al chiuso. Scordarsi quindi di poterla consegnare ai ricordi di un brutto periodo della nostra vita. Bisognerà comunque portarsela dietro. A questo punto viene da pensare che la mascherina rimarrà a lungo nelle nostre abitudini, diventerà un accessorio stabile, un’eredità che il covid lascerà a futura memoria. Niente sarà come prima, si diceva durante il lockdown, nei primi tempi della pandemia. Oggi, che con questo provvedimento stiamo tornando lentamente alla normalità, varianti permettendo, ci cominciamo ad accrgere che effettivamente qualcosa è cambiato. E la persistenza della mascherina, come certe abitudini igieniche ( tornerà la stretta di mano? ), entreranno inevitabilmente nella quotidianità di ciascuno. Intanto, con questo caldo, poter respirare all’aria aperta senza ostacoli davanti alla bocca, è già qualcosa.