A Verona quasi 100 nuovi casi di Covid. Età media 28 anni. Il dato preoccupa. Ma come? Non avevano detto che è tutto a posto? Che il peggio è passato? Che si può andare in vacanza, basta solo un po’ di buonsenso, qualche precauzione? Tanto adesso ci sono i vaccini…  Solo che sono solo 21.999.201 gli italiani (il 40,73%) che hanno completato il ciclo vaccinale. In Veneto sono state somministrate 4.484.939 dosi. Il che non significa che quasi tutti i 5 milioni di Veneti abbiano fatto il vaccino completo. Le dosi sono due. Bisogna tagliare a metà. Dai questi dati si deduce che se l’immunità di gregge – gli scienziati la fissano al 70/80% della popolazione- non è stata raggiunta fino adesso, con i ritmi attuali, fra quelli che non si vogliono vaccinare e quelli che annullano l’appuntamento per andare in vacanza, sarà impossibile raggiungerla entro ottobre. Quindi in autunno saremo scoperti. 

A ciò s’aggiunge l’inerzia del governo. Vaccini a parte, sta ripetendo gli errori dell’estate scorsa, passata all’insegna delle vacanze. A ottobre l’Italia cadde nella seconda ondata. Un grave errore, che ha fatto danni e morti che, non dimentichiamolo, sono 125 mila. Adesso la storia si ripete. Il governo è tutto intento a spingere il turismo e chiude un occhio sulla sicurezza. Negli aeroporti nessun controllo anche per chi proviene da paesi ad alto tasso di contagio. Al massimo l’isolamento “fiduciario”: una barzelletta. 

Gli italiani sono stati sottoposti a restrizioni e chiusure per un anno. Non possiamo permettere che la nostra sicurezza venga messa a repentaglio per non infastidire i turisti. E’ giusto sostenere il turismo, voce importante dell’economia. Ma questo non a scapito della salute! Salute ed economia non sono in antitesi. L’una è necessaria all’altra. Se si sta male non si lavora. Se non si lavora non si produce. Chiudere un occhio adesso sui controlli di chi arriva significa far chiudere di nuovo l’Italia fra qualche mese. E’ inaccettabile.