Si strigono i tempi sul voto al Senato sul DDL Zan e si moltiplicano le azioni a favore o contro questo contestato progetto di legge. Oggi, CasaPound ha svolto una manifestazione in centro a Verona. Spiegano gli organizzatori: «Il DDL Zan non deve passare, non è neanche lontanamente pensabile inserire all’interno del nostro ordinamento giuridico una legge che lascia ogni tipo di discrezionalità ai giudici, senza tener conto di quelli che sono i più basilari fondamenti del diritto. Le associazioni LGBTQ+ che spingono per l’approvazione del disegno di legge non sono minimamente rappresentative della società italiana: si tratta di gruppi di interesse e nulla di più. La loro non è certo una battaglia di civiltà».
«Al contrario – prosegue una nota – l’obiettivo palese è quello di silenziare ogni voce di opposizione, andando a scardinare quelli che sono i fondamenti di ogni società basata sullo stato di diritto. Porsi contro il DDL Zan non significa andare a minare i diritti degli omosessuali che, per altro, godono già di tutti i diritti che spettano a qualsiasi cittadino italiano. Significa difendere un concetto basilare che è quello della libertà di espressione sancita e tutelata dalla Costituzione, scongiurando derive oscurantiste evidentemente tanto care a chi vorrebbe vedere in galera chiunque sia contrario al diktat del politicamente corretto. Stabilire ex lege che la magistratura avrà il potere di censurare alcune manifestazioni del pensiero – conclude la nota di CasaPound Italia Veneto – senza, tuttavia, definirne i limiti rischia di creare uno Stato in cui ogni cittadino dovrà avere paura di dire la propria opinione. Ad esempio che un bambino possa nascere solo da una madre perché ciò potrebbe offendere la sensibilità ed essere discriminatorio nei confronti di chi si sente donna seppur nato uomo».”