Più Europa, l’Associazione “Coscioni” e i radicali stanno raccogliendo anche a Verona le firme per indire un referendum per rendere legale l’eutanasia. Oggetto della consultazione popolare proposta è l’abrogazione parziale dell’art.579 del Codice Penale che equipara l’eutanasia all’omicidio del consenziente, reato per il quale è prevista una pena che va dagli 8 ai 15 anni di reclusione. Giorgio Pasetto, storico esponente dei radicali veronesi ed ora anche portavoce di “Più Europa”, ha precisato che il loro scopo non è tanto quello di «premettere di morire, ma di poter scegliere di non soffrire» ovviamente per quei malati terminali sottoposti a indicibili sofferenze. Insomma, come lo ha definito Pasetto «un atto di pietà».
La mobilitazione in favore dell’eutanasia legale vede impegnati a Verona il presidente di “Più Europa” Lorenzo Dalai che ha annunciato che finora sono state raccolte a livello nazionale 150 mila firme e che l’obiettivo è di raggiungere la quota di 500 mila entro ottobre.
Annalisa Nalin, dello stesso partito, ha rilevato come il parlamento abbia disatteso l’invito della Corte Costituzionale di legiferare in materia di eutanasia, mentre l’avv, Laura Pasotto, anche lei di “Più Europa” ha sottolineato la difficoltà di raccogliere le firme per il referendum a causa della mancanza di un numero adeguato di certificatori. A tale proposito ha ricordato che oggi possono autenticare le firme anche gli avvocati.