Attacco all’Amministrazione del consigliere comunale dell’opposizione di sinistra Michele Bertucco sulla Variante 29 che secondo lui disattende le promesse elettorali. Parte subito con degli esempi. Nella 3^ Circoscrizione ( ad ovest della città e la più popolosa con 60 mila abitanti), nella zona che sta fra la Statale 11 e la Gardesana la Variante 29 prevede che vengano riempiti con nuovi edifici 41 mila metri quadrati, creando una continuità di costruzioni fino al Basson. «Costruiranno anche sulle aree agricole e boschive – sostiene Bertucco- approfittando della legge regionale sul Consumo del Suolo che non considera aree agricole tutte quelle comprese entro il perimetro “della città consolidata”. E questo è assurdo». Della “spina verde”, prevista in quella zona dal Masterplan, che avrebbe dovuto costituire un’area con vegetazione e piste ciclabili, neanche l’ombra, mentre dovrebbe già essere definita ora.
Passando a Verona Sud Bertucco osserva che i metri quadrati destinati al commerciale passano dai 100 mila dell’Amministrazione Tosi a 62 mila. Sempre troppi.
Nella 2^ Circoscrizione, a nord della città, tutto il residenziale verrà consumato nel Piano ex ISAP, che però comporterebbe problemi di viabilità su lungadige Attiraglio.
Ed è inutile che l’Amministrazione meni vanto di non aver inserito neanche un metro di commerciale a Montorio, perché tanto lì il Piano di Assetto del Territorio non lo consentiva.
Bertucco critica anche la destinazione d’uso di Villa Pullè, che sarà indirizzata verso il “senjor housing”, così diventerà una casa di riposo per ricchi.
Giuseppe Campagnari, che collabora con Bertucco per l’urbanistica, ha osservato come a questo punto il Masterplan, ovvero il documento d’indirizzo delle scelte urbanistiche, diventi pura dichiarazione intenti che viene sistematicamente ignorata. Com’è accaduto a Verona Sud, dove davanti alla Fiera avrebbe dovuto esserci un’ “esplanade” verde, sopra un grande parcheggio coperto ed un sistema di trasporto rapido di massa fra il parcheggio scambiatore di Verona sud e piazza Bra. E invece niente. «Che si chiami Tosi o Sboarina – ha concluso Bertucco- il centrodestra continua in una politica di devastazione territoriale dei quartieri, senza attenzione per i quartieri periferici».