Dal 30 Luglio al 30 Ottobre, dal tramonto a mezzanotte, l’Assessorato al Turismo del Comune, nell’ambito del Mura Festival promuove a Porta Fura due installazioni luminiose dell’artista bresciano Massimo Uberti dedicate a Verona, alle sue Mura, e all’incontro con Dante. Titolo delle opere:“Parran Faville”. Il festival, alla sua seconda edizione, propone un calendario di 650 appuntamenti gratuiti all’interno del Parco delle Mura, un’oasi verde di fondamentale valore storico-culturale. Obiettivo: valorizzare la cinta magistrale dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

«Il Mura Festival parte idealmente quest’anno da porta Porta Fura – sottolinea l’assessore Francesca Toffali –, area verde di straordinario fascino, scelta per valorizzare i tanti luoghi meravigliosi della nostra città, ancora poco conosciuti e frequentati. L’obiettivo di questo festival, che ha preso il via lo scorso anno, è di dare nuova vita alle diverse location all’interno del Parco delle Mura, perfette per ospitare attività di vario genere, diventando così un luogo all’aperto dove i cittadini possono trascorrere la giornata in sicurezza. La speranza è che si possa tornare presto alla normalità, con nuove possibilità di apertura che ci consentano di ampliare il più possibile l’offerta di iniziative del festival, fatto di eventi sportivi, musica, spettacolo, visite guidate, cinema e cultura».

L’opera, visibile dal Ponte Risorgimento, è un omaggio a Verona, La città è rappresentata come tante scintille che guizzano. Dante descrivendo Cangrande che lo ospitò dice: Parran Faville de la sua virtute/ in non curar d’argento né d’affanni” a sottolineare che il principe era valoroso, ma più che di fama e di ricchezza gli importava della città e dei suoi abitanti.

La seconda opera è“Da Sponda a Sponda, un laser bianco che taglia in due lo spazio , sta in prossimità della Torre della catena, in mezzo all’Adige. L’opera si richiama al periodo in cui furono costruite Porta Fura e la Torre dentro il fiume in cui fu collocata la Catena per controllare il traffico fluviale. Il sistema, durato cinque secoli, era regolato da uno sbarramento di catene agganciate alla Torre e agli edifici sulle sponde.

L’evento artistico riporta l’attenzione sulle antiche mura per celebrare i 700 anni di Dante e il suo legame con Verona.