Ciclovia del Garda, il progetto tri-regionale è chiuso ed ha preso la rotta del Ministero delle Infrastrutture per il via libera. L’opera è stata presentata oggi, con una conferenza stampa congiunta a Villino Campi di Riva del Garda, dalla Vicepresidente e Assessore a Infrastrutture, Trasporti, Lavori Pubblici e Navigazione della Regione del Veneto, Elisa De Berti, dall’Assessore all’Artigianato, Commercio, Promozione, Sport e Turismo della Provincia autonoma di Trento, Roberto Failoni, e dall’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, hanno sancito la conclusione del Progetto di fattibilità tecnica ed economica della Ciclovia del Garda; il progetto, che vede il Trentino capofila, verrà consegnato, a breve, al Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile.

“Questo progetto unitario e condiviso fra Regioni contermini favorirà lo sviluppo di un turismo più sostenibile, con collegamenti di intermodalità tra barca e bici. L’opera offrirà l’opportunità di percorrere il perimetro del Lago di Garda, quasi interamente lungo le sponde, a pochi metri dall’acqua. Partendo dal centro di Peschiera del Garda si potrà raggiungere Malcesine, per poi attraversare il lato Trentino a nord, e ridiscendere la riva Lombarda – sono state le parole della Vicepresidente della Regione del Veneto, Elisa De Berti -. Il risultato che oggi abbiamo raggiunto è frutto di un lavoro di concertazione fra Istituzioni, ma anche fra rispettivi uffici tecnici che hanno sviluppato un progetto di fattibilità che sta per essere inviato al MIMS per l’approvazione. Il cicloturismo e, in generale, la mobilità ciclabile, sono da tempo tra gli obiettivi prioritari della Giunta regionale del Veneto. Le ciclovie nazionali, come questa del Garda, sono pensate non solo come progetti infrastrutturali, ma come progetti di territorio, paesaggio, con un risvolto sociale. Lungo il Garda vedremo realizzata un’opera di valenza nazionale ed internazionale, che sarà utile anche per la mobilità sostenibile tra i centri abitati di Peschiera del Garda – Castelnuovo del Garda – Lazise – Bardolino – Garda – Torri del Benaco – Brenzone sul Garda e Malcesine, a loro volta connessi con gli altri comuni della riviera gardesana della Lombardia e Trentino”.

“La Ciclovia del Garda – sono state le parole dell’Assessore della Provincia autonoma di Trento, Roberto Failoni – è una sfida importantissima non solo per Trentino, Veneto e Lombardia, ma per l’intero territorio italiano. Si tratta infatti di realizzare un percorso ciclopedonale straordinario e audace, lungo quasi 170 km attorno al lago più grande e turistico d’Italia, che dovrà attraversare pareti rocciose alte oltre 1000 m e collocarsi tra l’infrastruttura stradale ed il lago. La realizzazione di una ciclovia attorno al lago di Garda e delle relative connessioni multimodali avrà importantissime ricadute positive sul turismo, sullo sport, sulle attività ricreative e per il tempo libero, sulla cultura e, non da ultimo, sulla mobilità sostenibile in un’area fortemente trafficata. La Ciclovia è un’opera strategica – sono le conclusioni dell’Assessore Failoni che ha portato il saluto anche del Presidente Fugatti – non a caso questa è una delle cinque opere per le quali la Provincia ha individuato, con legge, la nuova figura del commissario. Sul tratto Trentino vogliamo procedere celermente: in questo momento sono stati aperti due cantieri, di cui uno è già concluso, la progettazione definitiva ed esecutiva per alcuni lotti è già stata avviata e si prevede di terminare la costa ovest entro il 2025″.

“Il Garda è famoso a livello internazionale e la Ciclovia non potrà che potenziarne la vocazione turistica, offrendo una nuova opportunità da mettere in campo a livello di marketing territoriale. Il tratto lombardo si snoderà lungo la sponda del lago, per uno sviluppo complessivo di circa 80 km, attraversando 14 Comuni: Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Puegnano sul Garda, Manerba sul Garda, Moniga del Garda, Padenghe sul Garda, Lonato, Desenzano del Garda, Sirmione – ha commentato l’assessore della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi -. In ognuno dei Comuni attraversati sono presenti centri storici, elementi di interesse ambientale, architettonico e naturalistico, oltre ovviamente al lago, che generano attrattività e rendono strategica la realizzazione di questa infrastruttura. La Ciclovia migliorerà la mobilità sostenibile nelle località che si affacciano sul lago e darà un forte impulso al cicloturismo, fenomeno in crescita che va incentivato attraverso un’infrastrutturazione funzionale e accurata. La Ciclovia potrà contare inoltre sull’intermodalità con altri sistemi di trasporto, in particolare ferroviario e lacuale, per favorire una fruizione diffusa e sulle lunghe distanze. Sono convinta che la collaborazione istituzionale con Veneto e Trentino porterà a risultati importanti per i nostri territori”.

Ciclovia del Garda:

L’opera consiste in un anello ciclo-pedonale attraverso le tre Regioni bagnate dal Lago di Garda per un totale di 166 km. Il costo complessivo è di 344.500.000 € ripartito come segue: 80.000.000 € la Provincia Autonoma di Trento per realizzare circa 20 nuovi chilometri, 120.500.000 € la Regione Veneto per realizzare circa 67 km e 144.000.000 € la Regione Lombardia per realizzare circa 80 km.

Attualmente la Provincia autonoma di Trento ha avviato con finanziamenti propri, della Comunità Alto Garda e Ledro ed anticipazioni dallo Stato i lavori della prima unità funzionale della Ciclovia del Garda tra Riva del Garda e la galleria di Orione, di cui sono terminati questa primavera gli interventi in parete in corrispondenza del “tracciato del Ponale”. Della prosecuzione dell’opera lungo la costa ovest, quindi fino al collegamento con il comune di Limone si sta occupando il nuovo commissario.

Anche nelle Regioni Veneto e Lombardia sono stati avviati i lavori in alcuni tratti beneficiando di finanziamenti a favore dei comuni di confine il cui iter è partito molto anni fa; in particolare è stato terminato il tratto in corrispondenza del Comune di Limone ed a breve nel comune di Brenzone.