Sono state esattamente 990 le vaccinazioni anti Covid eseguite gratuitamente in due settimane dalle farmacie veronesi (report di Azienda Zero al 31 luglio 2021) che si sono messe a disposizione della comunità per incrementare al massimo la copertura vaccinale. Attualmente sono 109 le farmacie scaligere che hanno ricevuto le credenziali dalla Regione Veneto, 79 delle quali hanno comunicato la data certa di inizio vaccinazione aprendo quindi le prenotazioni (lista completa nel sito dell’Azienda Ulss 9 Scaligera).

«Stiamo lavorando a ritmo serrato e le sedute vaccinali continuano ad incrementarsi (+ 370% dal 23 al 31 luglio) – spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona -. Forte la richiesta da parte dei giovani che vogliono ottenere quanto prima la copertura sanitaria, apprezzando la facilità di prenotazione e l’accesso rapido offerti dalle farmacie territoriali. Serve solo consultare l’elenco nel sito dell’Azienda sanitaria e telefonare alla farmacia prescelta per avere subito l’appuntamento, senza altri passaggi. In farmacia accedono alla vaccinazione anti Covid i soggetti sani, under 60, che non assumono farmaci e non presentano alcuna allergia. Per l’anamnesi tutti devono compilare tre moduli scaricabili dal sito dell’Aulss 9 Scaligera che attestino il perfetto stato di salute, condizione necessaria, appunto, all’inoculazione del vaccino. Per comprendere quanto Verona sia attiva basta guardare il report del 31 luglio giornata in cui  nella provincia scaligera sono state eseguite in farmacia 136 vaccinazioni, pari al 40% di tutte le vaccinazioni (348) effettuate nelle farmacie venete in quella data. Non ci fermiamo certo a questo in quanto è attivo un altro servizio, cioè la prenotazione gratuita delle vaccinazioni nei grandi Hub dell’Azienda sanitaria. Da aprile a giugno le farmacie veronesi ne hanno effettuate 36.690 aiutando soprattutto le persone che hanno poca dimestichezza con il computer, dunque le categorie deboli e disagiate, con la stessa solerzia con cui stampiamo centinaia di green pass accompagnandone la distribuzione con un sorriso e una parola rassicurante».

Dall’inizio della campagna vaccinale anti Covid in farmacia sono state eseguite 8.327 vaccinazioni in 176 farmacie venete (dato al 31 luglio 2021). 

REPORT TAMPONI RAPIDI. Sono 28.834 i test antigenici rapidi eseguiti in 142 farmacie di Verona e provincia in luglio (dati Azienda Zero al 22 luglio 2021), in linea con il mese precedente, mentre continuano a crescere le farmacie che prestano il servizio. Per quanto riguarda gli accordi governativi della notte scorsa, che indicano un adeguamento nazionale ai costi dei tamponi rapidi nelle farmacie, Federfarma Verona rimane in attesa delle disposizioni della Regione Veneto.

«I cittadini che si rivolgono alla farmacia per i tamponi rapidi sono totalmente asintomatici e richiedono il test con certificazione in italiano e in inglese per i motivi più disparati – spiega Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Verona -. Vacanzieri, lavoratori, ospiti di eventi collettivi, caregiver e parenti di soggetti fragili hanno necessità di escludere il contagio e il tampone rapido in farmacia è uno strumento veloce e pratico. Con l’intervento delle farmacie veronesi che hanno eseguito in tutto oltre 123.000 test da inizio anno, sono stati individuati 2.789 positivi che non sapevano di esserlo e quindi “pericolosi” per la propria famiglia e per la collettività. Questo importantissimo servizio viene espletato con solerzia ed impegno anche  verso i turisti stranieri che devono rientrare in patria o visitare musei, strutture o semplicemente in futuro cenare al ristorante. Ci tengo a sottolineare che eseguire tamponi in farmacia, che non dimentichiamolo è un idea con  paternità veronese, aiuta innegabilmente molti settori di un’economia che deve ripartire con urgenza, basti pensare a ristoratori, matrimoni, visite culturali ecc. Una nota di merito alle farmacie del Lago di Garda che sono in prima fila in questa dinamica lavorando alacremente e con solerzia».

«Concludo con l’esortazione a tutti i cittadini ad avere pazienza  – dice Padovani – se si trovano costretti ad aspettare qualche minuto in più in farmacia, comprendendo così, con la loro disponibilità, lo sforzo perpetrato dai colleghi farmacisti affinché il servizio sul territorio sia in costante e  progressivo efficientamento».