Sta tenendo banco la polemica sull’intitolazione del Parco di Latina ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce, sostenuta dal deputato della Lega Dario Durigon. L’Adige è in grado di dare notizia di un’altra intitolazione destinata, forse, a dar adito a polemiche. Il fatto è avvenuto a Genova il 5 maggio scorso, ma nessuno ne parla. Almeno per ora. ll porticciolo di Nervi e il suo lungomare waterfront è stato intitolato a Luigi Ferraro, tenente di vascello della Repubblica Sociale Italia e membro della Decima Flottiglia Mas, iconico reparto già della Regia Marina poi aderente alla RSI al comando di Junio Valerio Borghese. Medaglia d’oro al valor militare, Luigi Ferraro si distinse in diverse azioni di sabotaggio contro il nemico – fu il comandante del Gruppo Gamma a Valdagno dove impedì la distruzione degli stabilimenti Marzotto – e negli anni dopo la guerra trasmise le sue conoscenze tecniche al personale della Polizia, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco in una scuola per sommozzatori fondata da lui stesso. E’ considerato il padre della subacquea moderna italiana.
La mozione con cui è stata approvata la decisione il 5 maggio scorso è stata presa dalla maggioranza del Comune di Genova guidato dal centrodestra.
Luigi Ferraro non ha mai rinnegato il suo passato. Anzi così spiegò perché aderì alla Repubblica Sociale Italiana: “La causa della Repubblica Sociale per me rappresentava l’impegno d’onore alla parola data. Battersi per essa significava difendere la Patria dal nemico angloamericano e dallo stesso alleato germanico, che dopo l’8 settembre aveva troppi pretesti per non comportarsi più come tale. Battersi per gli angloamericani voleva dire scegliere il campo del più forte”».
A distanza di quasi 80 anni qualcosa sta cambiando e il valore degli uomini, indipendentemente dalla parte in cui combattevano, torna a prevalere sullo spirito di fazione che per quasi un secolo ha diviso i caduti e i combattenti per un ideale, qualunque esso fosse, in “buoni e cattivi”.