La pandemia sta causando fenomeni senza precedenti che hanno impatto sulla vita di tutti i giorni così come sulle situazioni lavorative. E’ di qualche giorno la notizia degli aumenti enormi dei noli dei container provenienti dalla Cina. Si prevede che a breve l’aumento si ripercuoterà anche sulle merci provenienti dagli Usa. Un bel problema sia per la aziende logistiche, sia per gli utilizzatori finali. Morale: è previsto a breve una aumento generalizzato dei prezzi di gran parte delle merci d’importazione. Da molti mesi la situazione mondiale dei noli marittimi per il trasporto delle merci in containers ha raggiunto costi di gestione fino a sei volte i prezzi medi, già rialzati, del 2020. Il costo medio di un container da 40 piedi in arrivo dalla Cina ha raggiunto da Maggio 2021 cifre superiori ai 13.000 Euro.
E’ evidente quale sarà l’impatto economico per la merce trasportata con questi prezzi. Anche nei momenti più critici della pandemia le aziende che distribuiscono sul mercato i prodotti e gli ausili essenziali della filiera dei dispositivi sanitari e medici, finora hanno assorbito i costi dei nuovi noli senza alcun impatto per la distribuzione sottostante e quindi per il consumatore o le strutture sanitarie che ne fanno utilizzo.
Però adesso a causa di nuovi ulteriori aumenti e di quelli previsti per il 2022 da parte dei maggiori esperti logistici le aziende del settore si trovano costrette loro malgrado ad applicare un contributo spese extra sulle nostre forniture, a copertura parziale delle spese di trasporto internazionale.
Le tariffe varieranno a seconda del tipo di prodotto poiché l’incidenza sul singolo prodotto varia a seconda delle quantità contenute nei containers. La variazione verrà addebitata come voce a parte per garantire massima trasparenza rispetto ai prezzi dei prodotti i acquistati. Resta inteso che tale tariffa sarà prontamente eliminata qualora la situazione di mercato dei noli mare dovesse tornare ai vecchi livelli.