In 60 giorni sono triplicati gli accessi all’Ufficio del Turismo di largo degli Alpini. Le presenze, che erano state azzerate dal Covid, sono tornate a salire. Dai 2.917 utenti di giugno si è passati ai 7.376 delle prime tre settimane di agosto. Per la maggior parte tedeschi, francesi, olandesi, belgi e spagnoli. Un segnale chiaro della ripresa del turismo in città. Il numero dei visitatori nonostante la pandemia è cresciuto.
Tra le richieste più strane fatte agli operatori la possibilità di comprare il Green Pass, scambiato per una card di agevolazioni, o dove imbarcarsi per navigare sull’Adige. Alcuni hanno perfino chiesto se l’Arena era custodita all’interno di Palazzo Barbieri. Numerose le domande sulla tragedia di Romeo e Giulietta, per lo più di persone incuriosite dalla veridicità dei fatti.
Quasi tutti sono interessati a ricevere informazioni sulla visita a Verona, mappe e brochure in diverse lingue, come acquistare la Verona Card, entrare nei musei e nelle chiese, come spostarsi coi mezzi pubblici.
In testa alle domande la visita dell’Arena e della Casa di Giulietta, che restano i monumenti più visti, ma anche come partecipare ai tour ‘Tramonti Unesco’. E poi le fermate del bus Citysightseeing e del trenino turistico. Così come i programmi degli eventi in Arena e nei teatri cittadini, l’elenco dei ristoranti tipici e delle attività per bambini.
«Presenze importanti se pensiamo a quello che abbiamo vissuto nei mesi scorsi e alle limitazioni ancora in vigore – spiega l’assessore al Turismo Francesca Toffali -. La nostra città dimostra la sua capacità attrattiva anche in tempi di Covid. Arrivare ad avere 450 ingressi allo Iat in una sola giornata non era per niente scontato. Siamo orgogliosi che i visitatori siano sempre più interessati anche dai programmi culturali minori. Le persone chiedono di sapere quali eventi si tengono in Arena ma anche negli spazi di teatro. Grande curiosità anche per i tour sui luoghi Unesco che abbiamo avviato l’anno scorso per i 20 anni dall’iscrizione del nostro centro storico nel registro del patrimonio mondiale dell’Umanità».