Adesso è proprio finita. Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso del Chievo. Adesso a Campedelli rimane solo di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea, ma si tratta di una possibilità formale. Sono troppi gradi di giudizio, sia in ambito sportivo che in ambito amministrativo ad aver sancito la non ammissibilità del Chievo ai campionati professionistici. Quindi nemmeno la serie D potrà essere il punto di ripartenza. Chiunque raccoglierà l’eredità del Chievo dovrà ripartire dai dilettanti, dalle giovanili. E’ quello che ha in mente Sergio Pellissier, una delle bandiere del Chievo, che ultimamente ha avuto una spaccatura con Campedelli, ma è un percorso lungo. La realtà ad oggi è questa: Verona non ha più il Chievo. Resta l’Hellas in serie A e la Virtus in serie C. Dove c’è anche il Legnago. Ma un pezzo della storia calcistica die Verona se n’è andato. Le responsabilità ricadono ovviamente su Campedelli che, piaccia o no, qualche errore deve averlo pur commesso se il Chievo è scomparso.