Molti medici di famiglia sono sottoposti a richieste di esenzione da coloro che, obbligati a fare il vaccino anti Covid per l’attività svolta, non lo vogliono fare. Ci sono dei motivi ben precisi per l’esenzione. Li ha stabiliti il Ministero della Salute. Eccoli.
I positivi asintomatici sono esclusi per 3 mesi a decorrere dal tampone positivo e per 6 mesi dalla negativizzazione. 
Chi ha sintomi sospetti o è stato a contatto stretto  fino al risultato del tampone antigenico o molecolare. 
Chi ha avuto recentemente un infarto cardiaco, un evento cardiovascolare acuto o un intervento chirurgico grave. 
Chi è affetto da epatite acuta e nefrite o è affetto da stati settici o gravi infezioni. 
Il vaccino può  essere momentaneamente controindicato per ipersensibilità ai seguenti eccipienti del vaccino:  peg2000dmg per Pfizer, la trometamina per Moderna, il polisorbato per AZ e J&J. 
Chi ha avuto trombosi e citopenia dopo la prima somministrazione o in casi di sindrome di Guillain Barrè dopo prima dose
Nessuna controindicazione per la gravidanza.
Chi è in cura con chemioterapici deve rivolgersi all’oncologo. Va consultato lo specialista se la prima dose Pfizer ha prodotto miocardite o pericardite.