Si alza domani il sipario sulla rassegna che dopo quasi due anni “riapre” il Teatro Salieri di Legnago: una riapertura all’insegna del Covid, con tutte le regole di distanziamento e prevenzione, ma soprattutto votata ad una “nuova” stagione per il polo culturale della Bassa. Merito del nuovo direttore artistico, Marco Vinco, che ha puntato su un cartellone “a tema” e non sul convenzionale “pout-pourri” utile a racimolare spettatori.
Il tema è “Il maestro dei Maestri” e riprende una delle caratteristiche di Antonio Salieri, la sua capacità di educatore e coltivatore di talenti (oltre a Mozart fra gli altri Beethoven, Schubert e Liszt ..) e vuole indicare una rotta per uscire dai guai della pandemia: «E’ questo un momento di sfida per tutti noi – spiega Vinco a L’Adige – e secondo noi c’è soltanto una via per ritornare in alto: far emergere i talenti che abbiamo, rilanciare la “nostra” bellezza e vitalità culturale; offrire nuove opportunità di pensiero per cogliere tutte le opportunità che il nuovo scenario ci offre». Opportunità che il compositore legnaghese seppe cogliere alla grande nella sua lunga e proficua carriera di musicista e compositore alla corte imperiale viennese.
Quanto è duro ripartire?
«Più che le difficoltà del tessuto economico, più che le complessità imposte dalle norme sanitarie, quello che rende difficile il lavoro oggi è riuscire ad inserirsi in una ripartenza complessa dell’industria culturale nazionale. Le compagnie, i complessi, sono fermi da due anni. Non c’è stato ancora il tempo necessario per rimettere in moto una macchina molto articolata che oggi deve reimpostare produzioni, inventarsi un calendario, riorganizzare la filiera produttiva».
Questo peserà sulla programmazione futura del Salieri?
«Fortunatamente no. Posso già confermare che la stagione invernale, da novembre alla primavera ‘22, si farà e con un cartellone (che annunceremo dopo questo primo festival) ricco e variegato e posso anche annunciare che tornerà a Legnago, nel nostro Teatro, il Concorso Salieri Danza…insomma, il Salieri riparte».
Il SalieriFestival debutta, dunque, domani alle 21,00 con un probabile sold-out con l’omaggio a Carla Fracci (scomparsa il 21 maggio scorso, sarà presente Beppe Menegatti suo compagno nella vita e nell’arte) portato dai primi ballerini della Scala di Milano, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, e dai giovani vincitori del SalieriDanza.
Il cartellone, qui sopra lo vedete, offre molte occasioni e contaminazioni musicali – da quella classica al jazz – nonché le incursioni di Morgan (chiamato a combattere gli stereotipi legati alla musica classica) e di Paolo Crepet (sul valore e le difficoltà dell’educare). Fuori dai canoni tradizionali anche una mini-maratona non competitiva di 4 e 8 chilometri per dimostrare che sport e musica non sono in contrapposizione e un aperitivo musicale ogni sera, davanti al Teatro. «Perché lirica, musica classica e moderna, prosa e danza non debbono più essere considerate inavvicinabili oppure vecchie e stantie, ma debbono tornare ad essere il cuore della comunità, il luogo dove si celebrano le idee» sottolinea Marco Vinco.