Dopo Farsatirando dei Gotturni al Castello, il teatro approda nelle frazioni. Lo annuncia l’assessore alla cultura Claudia Barbera che insieme alle compagnie Estravagario Teatro e la Graticcia propone la rassegna Teatro di Fine Estate. Per tre settimane, dal 3 settembre, ogni venerdì e sabato ci sarà uno spettacolo a Quaderni nel teatro all’aperto al centro sociale e a Dossobuono nel parco di Villa Alessandri. Inizio alle ore 21 ma la biglietteria sarà aperta dalle 19 se uno vuole scegliersi il posto. Ingresso 5 euro, obbligatorio il Green Pass.
«Dopo la ripresa della cultura in estate al Castello – spiega Claudia Barbera – abbiamo voluto dare un segnale forte di continuità mettendo questa volta al centro le frazioni con tre spettacoli ogni venerdì e sabato. Fondamentale l’appoggio ricevuto da Auser e Gasq che coadiuveranno le operazioni di accoglienza e logistica. Speriamo di poter riempire tutti i posti disponibili allestiti all’aperto con tutte le misure anti Covid. Tra l’altro saranno tutti spettacoli rappresentati per la prima volta a Villafranca. Confidiamo che diventi un viatico per continuare ad andare a teatro anche nel resto dell’anno. Il prezzo del biglietto è più che popolare proprio per incentivare la partecipazione a queste rappresentazioni culturali».
Sarà un ritorno al futuro per La Graticcia, una compagnia nuova che si impegna e vuole fare cultura attraverso la nobile arte del teatro. Nonostante la nascita recente, infatti, gran parte degli attori hanno fatto parte della Barcaccia di Puliero.
«E’ un po’ come tornare a casa – spiega Giovanni Vit – visto che con la precedente esperienza con la Barcaccia un nostro attore aveva debuttato proprio a Quaderni dove esordiremo il 4 con la Fola del Filò, monologo che ripercorre le tappe della vita contadina tratto dai racconti di Coltro. 11 e 18 ecco il Palio di Verona di Marino Zampieri che ha raccolto documenti storici sulla festa popolare più grande della nostra città. Il 17 settembre Tu chiamale se vuoi.. influenze, monologo di Gigi Mardegan molto divertente che ripercorre le varie pandemie».
Ermanno Regattieri è soddisfatto per il debutto castellano dell’Estravagario Teatro: «Non siamo mai venuti a Villafranca e siamo contenti di esserci. Una piccola rassegna che però dà un segnale tangibile perché forse questo tipo di teatro è stato tra i più penalizzati dal periodo visto che le regole sono sempre tarate sui grandi eventi. Si parte il 3 con Veronesi tuti mati di David Conati, un percorso divertente nella veronesità tra molte canzoni, modi di dire, curiosità e coinvolgimento del pubblico. Il 10 a Quaderni Verona 8485 di Matteo Fontana ammodernato e risceneggiato per raccontare la cavalcata tricolore del Verona insieme a due amici che si ritrovano e nel contempo una Verona che si trasformava con i fatti di cronaca più noti dell’epoca».
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