Dopo una settimana di indagini della Questura di Verona sull’aggressione avvenuta venerdì scorso allo stadio dopo la partita Verona-Inter è stato denunciato per il reato di lesioni personali un 44enne ultras veronese: M.A. più volte denunciato e daspato per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive. Venerdì scorso, padre e figlio nel riprendere la loro auto parcheggiata in una via limitrofa allo stadio subito dopo la partita venivano gratuitamente e brutalmente aggrediti da chi riesce ancora, e nonostante tutto, a definirsi “tifoso”. Il curriculum criminale del denunciato evidenzia una propensione ai reati contro la persona commessi per motivi futilissimi, così come avvenuto anche la sera del 27 agosto scorso allorquando la sua “attenzione” si è focalizzata sugli ignari Nonis Fabrizio e suo figlio Simone, nonostante gli stessi non avessero indosso segni distintivi riconducibili all’Inter, né lo avessero in alcun modo provocato. Il denunciato è stato individuato grazie alle descrizioni dettagliate fornite dalle vittime e la profonda conoscenza di tutti gli aderenti ai gruppi ultras da parte dei poliziotti della squadra tifoserie della Digos veronese.