Si chiama “Chievo 2021” e non “1923” il Football Club che Sergio Pellissier sta mettendo in piedi per ricominciare senza Campedelli l’avventura dei “Mussi volanti” bruscamente interrotta dalla giustizia sportiva e amministrativa. Non ci dev’essere nessun legame né riferimento alla società di via Galvani. E così per iscriversi al campionato della3^ categoria come squadra soprannumeraria -il girone era già al completo, ma questo consente il regolamento della Figc- ecco il nuovo nome.
Con Campedelli nessun rapporto. Tutto s’è rotto nell’ultimo anno, lasciando una ferita che a detta del “capitano”, difficilmente potrà rimarginarsi.
Per ricominciare da zero l’avventura Pellissier ha organizzato un casting cui stannorisponendo da tutt’Italia. E ha già trovato dei compagni di viaggio. Giocatori di alto livello, come i portieri Enzo Zanin, Lorenzo Squizzi o il difensore Nicolas Frey o come l’allenatore Riccardo Allegretti che non hanno fatto una piega a ricominciare da zero. E forse potrebbe tornare dal Brasile anche il mitico Luciano, un simbolo del Chievo, anche lui, come altri, liquidato da Campedelli, ma evidentemente ancora legato sentimentalmente a quell’esperienza. E’ un vero peccato che i rapporti fra alcuni di protagonisti della “favola” si siano deteriorati. Forse una maggior propensione alle relazioni umane al presidente avrebbe potuto giovare. A lui ed alla sua società. Ma ormai è andata così e, come ha detto Pellissier, ormai quel Chievo non esiste più. E’ solo un bel ricordo. Un’avventura finita malissimo. Adesso bisogna solo ricominciare da zero. E Pellissier ci prova. Campedelli? Non pervenuto.