In aprile dell’anno prossimo in Francia ci saranno le elezioni presidenziali. Macron si ricandiderà, ma a insidiare la sua rielezione ci sono più candidati. Il più accreditato è Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, il partito della destra sovranista, identitaria ed euroscettica, che oggi ha lanciato ufficialmente la sua candidatura dimettendosi da Presidente del partito.
“La logica mi impone oggi di uscire dalle logiche partigiane, ho preso la decisione di lasciare la presidenza del nostro movimento. Siamo diventati un partito di governo in questi 10 anni- ha detto sottolineando che in questo momento la Francia è “ad un incrocio fra l’abisso e la vetta”.
La presidenza del Rassemblement National passa al vicepresidente Jordan Bardella.
Nell’area del centrodestra ci sono però altre candidature, come quella dell’indipendente di destra Xavier Bertrand e quella più moderata di Valerie Pecresse.
A sinistra è sfilacciata e oggi ha annunciato che si candiderà la socialista Anne Hidalgo, sindaco di Parigi.
Il sistema elettorale francese è a doppio turno. Questa formula penalizza da sempre Marine Le Pen in quanto, essendo praticamente impossibile una vittoria al primo turno, al ballottaggio il suo rivale, più al centro dello schieramento politico, è in grado di catalizzare i voti centristi, che nella scorsa consultazione hanno portato alla vittoria Macron alla età di 39 anni.