(aggiornamento) Il consigliere delegato alla Tutela e benessere animale, Laura Bocchi, ha chiesto al Settore Veterinario dell’Ulss9 Scaligera relazione e controlli sulle attività dell’azienda farmaceutica veronese che, in attuazione alla legislazione europea, è impegnata in attività di ricerca con sperimentazione animale sui beagle. «Abbiamo ricevute molte segnalazioni da cittadini allarmati dall’arrivo di 20 beagle destinati alla sperimentazione – ha detto il consigliere Bocchi -. Da LAV abbiamo saputo dell’arrivo dei cani e di concerto con l’onorevole Maturi mi sono informata per dare risposta ai cittadini nell’ambito delle competenze del Comune. Per questo ho chiesto al Settore Veterinario dell’Ulss di verificare e relazionarci sulle condizioni di detenzione degli animali e, come prevede la norma, abbiamo richiesto la documentazione specifica sul progetto anche al Ministero, obbligatoria in queste procedure. Attendiamo le informazioni, auspicando che l’Europa modifichi la legge che ad oggi permette il triste utilizzo di questi animali, che potrebbero essere sostituiti dai tanti metodi alternativi emergenti su cui vale la pena investire risorse e finanziamenti
La cosiddetta vivisezione è permessa in Europa, anche su animali come i cani, con tutta una serie di limitazioni contenute nel decreto Legislativo n.26 del 4 marzo 2014, che recepisce la direttiva europea che è legge guida in tema di sperimentazione.
Per quanto riguarda il Comune, abbiamo fortemente veicolato l’indirizzo di non utilizzare animali per la sperimentazione, sia con la modifica del regolamento comunale tutela animali che adesso vede un articolo 18 bis dedicato proprio alla volontà di Verona di andare verso il Replacement, sia con borse di studio per studiare metodi alternativi alla sperimentazione animali. Ricordo infatti che di recente è stata chiuda la linea di sperimentazione sui macachi che abbiamo fortemente voluto e abbiamo potuto realizzare grazie alla collaborazione del rettore dell’università di Verona, professor Pier Francesco Nocini”.
L’intervento di Palazzo bar bieri si aggiunge alla mobilitazione avviata dalle associazioni animaliste di Verona (Animalisti Verona, Enpa. Freccia 45 sezione di Verona, Lav, La Voce dei Conigli, Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Verona e Legnago, Oipa, Tribù Animale, Verde Blu e WWF) preoccupate per l’arrivo nei laboratori dell’azienda Aptuit Evotec di una ventina di cuccioli di Beagle destinati ad essere sottoposti ad esperimenti scientifici, annunciano una manifestazione di protesta per sabato 18 settembre davanti all’ingresso della casa farmaceutica Aptuit ( ex Glaxo) in via Fleming a Verona.
E’ questa la sfida che le Associazioni Animaliste Veronesi lanciano alla multinazionale che da anni usa cani, scimmie e altri animali per sperimentare farmaci.
Le associazioni chiedono ad Aptuit di agire nella massima trasparenza e collaborazione con le autorità per chiarire i tanti silenzi e le zone d’ombra che da tanto tempo riguardano gli esperimenti sui poveri animali rinchiusi nei laboratori senza mai vedere la luce del sole ed essere sottoposti ad atroci torture in nome della scienza.
L’arrivo dei 20 Beagle nei laboratori è un fatto che, nonostante nelle fasi del trasporto dalla Francia a Verona abbia seguito un iter legale, viene condannato con fermezza dal punto di vista etico e morale da tutte le associazioni animaliste veronesi, da sempre molto attive nella tutela dei diritti degli animali. La manifestazione del 18 settembre intende accendere i riflettori su un argomento sempre più dibattuto dall’opinione pubblica. Le associazioni chiedono quindi con fermezza che Aptuit apra le porte dei propri laboratori per far conoscere esattamente quanti e quali animali sono sottoposti ad esperimenti, la loro provenienza e la loro sorte al termine di anni di sofferenze. La protesta si svolgerà nel massimo rispetto delle norme anti Covid 19.