L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via alla terza dose del vaccino anti-Covid. Ed ha indicato chi lo dovrà fare: gli immunodepressi, i trapiantati, i malati oncologici, i dializzati, gli anziani over-80, gli ospiti delle Residenze sanitarie assistite (Rsa) e il personale sanitario esposto. Dovranno passare almeno 28 giorni dalla seconda dose per i soggetti fragili e “almeno 6 mesi” per tutti gli altri. Il tipo di vaccino sarà Pfizer e Moderna.
Per la popolazione generale bisognerà attendere le indicazioni dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA).
Ad ogni modo tutto è pronto per la terza dose. I vaccini ci sono già.
Nel frattempo lo sforzo delle autorità sanitarie è concentrato tutto su coloro che ancora non si sono vaccinati che sono poco meno del 30% della popolazione. Difficile pensare, dopo tutti i mesi passati dall’inizio della campagna vaccinale, che si tratti di persone che non hanno ancora potuto. Si tratta di coloro che non vogliono fare il vaccino per paura o per delle loro convinzioni. Nel giro di un mese si dovrebbe raggiungere l’80% di vaccinati. Per questo l’attenzione del governo è tutta incentarata sull’estensione del green-pass come strumento di pressione.