Fra i comuni veronesi che vanno al voto a ottobre c’è anche Garda. Il sindaco uscente è Davide Bendinelli, che vanta una lunga carriera come primo cittadino. E’ anche deputato. Eletto in Forza Italia nel 2018, è passato armi e bagagli con Matteo Renzi. Un salto da destra al centrosinistra fatto con la massima disinvoltura. Ora si ripresenta per la quarta volta. Ma stavolta ha come avversaria una pattuglia agguerrita messa assieme da Lorenza Ragnolini, 50 anni, già consigliera comunale di opposizione, avvocato con una grande esperienza professionale in Inghilterra, appartenente a una storica famiglia gardesana (nella foto, ReportGarda).
Una compagine composita ma anche agguerrita…
«In questi cinque anni – spiega Lorenza Ragnolini- insieme alle mie colleghe di opposizione, abbiamo lottato duramente per ristabilire il rispetto delle regole, la trasparenza amministrativa e promuovere i diritti dei più deboli.»
Non crede che la sua, avvocato, sia una “mission impossible?
«”Se sembra impossibile, allora si può fare!” ha detto davanti al parlamento europeo Bebe Bio, orgoglio italiano. Dopo vent’anni di amministrazione Bendinelli i Gardesani devono capire che votarci significa anche interrompere un malsano clima feudale che sta affliggendo Garda. Ho lottato – spiega la Ragnolini- senza risparmiarmi per rimuovere quel senso di rassegnazione tra le persone e per promuovere lo sviluppo di un’autonomia del pensiero critico, oltre che la tutela dei beni comuni al fine di un miglior sviluppo sociale. Ci presentiamo con una lista civica che rappresenta la sintesi dell’attuale opposizione consiliare. Un insieme di persone con diverse ideologie politiche ma mosse da un unico obiettivo: riconsegnare Garda ai Gardesani sottraendola ai predatori del territorio.»
Quali i punti qualificanti del suo programma?
«Turismo, benessere sociale e tutela del paesaggio sono punti di primaria importanza e temi strettamente collegati – risponde Lorenza Ragnolini- e non è pensabile discutere con lungimiranza di rilancio del settore turistico senza preoccuparsi anche di tutelare l’unicità di questo anfiteatro naturale, le sue caratteristiche storiche ed identitarie. A tal fine sarà prioritaria l’istituzione di una Commissione di tecnici e cittadini col compito di individuare come recuperare il valore paesaggistico del nostro territorio rispettandone le fragilità nel quadro della tanto acclamata transizione ecologica che caratterizzerà il prossimo decennio. La Commissione avrà anche il compito di programmare l’ammodernamento della rete idrica e fognaria e monitorare l’opera di ristrutturazione del Collettore del lago. In stretta connessione col territorio andranno ripensati manifestazioni ed eventi, i tempi e gli spazi elevando la cultura a elemento di sviluppo turistico per tutto l’anno.»
Il turismo è centrale per Garda. Ma ci sono anche altri problemi…
«L’eredità più pesante che ci lascia Bendinelli è nel sociale. L’emergenza socio-sanitaria ha messo a nudo la totale assenza di attenzione alle fasce deboli della cittadinanza. Il sociale richiederà stanziamenti importanti per consultori, assistenza domiciliare ed infermieristica a sostegno della medicina di base. Un sindaco donna ed una amministrazione marcatamente al femminile affronterà con diversa sensibilità e concretezza la programmazione del presente e del futuro.» «La nostra preparazione ed esperienza – conclude decisa la candidata dell’opposizione al Sindaco uscente — saranno determinanti per elaborare progetti capaci di intercettare quella grande quantità di denaro stanziata dall’Europa per la ripresa ed evitare imperdonabili errori nella gestione del denaro pubblico come quelli commessi della precedente amministrazione. Il caso del fallimento del Gardacqua, a pochi anni dalla sua realizzazione – per citare il più clamoroso – vede oggi l’impianto natatorio pignorato dalle Banche (creditrici ipotecarie del diritto di superficie) per l’importo di ben 7 milioni di euro … circostanza mai svelata ai cittadini.»