Che il clima sia cambiato ce ne siamo accorti tutti, anche se ogni giorno c’è qualche evento che ce lo ricorda. Uno degli effetti più eclatanti e che avviene a cento chilometri da qui è il ripetersi del fenomeno dell’acqua alta a Venezia e l’innalzamento del livello della laguna. Fenomeni, questi, destinati ad aggravarsi sempre di più, tanto che in tutto il mondo gli scienziati stanno studiando qualche sistema per salvare la Serenissima.
Il tentativo per eccellenza per preservare Venezia dall’invasione dell’acqua della laguna è il Mose. Ci è costato un sacco di miliardi e ancora non funziona proprio come dovrebbe. Perciò, in attesa che si metta a funzionare a pieno regime, sono stati presi dei provvedimenti di carattere urgente per preservare dall’acqua uno dei massimi tesori della città: la basilica di S.Marco.
Sono iniziati oggi i lavori per costruire una barriera di vetro che dovrà proteggere la Basilica dalle acque alte, in attesa della definitiva funzionalità del Mose e dell’impermeabilizzazione dell’intera area. Gli operai delle imprese impegnate nel progetto hanno già delimitato con transenne il cantiere, e avviato i carotaggi per verificare l presenza di reperti archeologici.
Quindi inizeranno a scavare delle corsie in cui saranno posizionate le lastre di vetro che faranno da barriera all’acqua senza interferire nella prospettiva della meravigliosa piazza S.Marco e senza impedire la visione della chiesa. L’opera dovrebbe essere lasciata in sito per circa 3 anni. I lavori dureranno fino a 6 mesi.