Ho portato pazienza. Una, due, tre, quattro partite, ma non sono riuscito a vederne neanche una. Eppure DAZN l’ho pagato regolarmente. Ma mentre l’anno scorso e l’anno prima le vedevo sia alla tv che sul pc, adesso il Verona riesco a vederlo solo sul telefonino. Ma che fatica! Dopo qualche minuto ho già mal di occhi. E’ impossibile seguire la partita sullo schermino del cellulare. Quasi una tortura. Roba da rinunciare per non farsi del male. Per la vista e per il nervoso.
Ho smanettato. Mi sono fatto aiutare da chi smanetta meglio di me. Ho chiesto in giro, anche a dei tecnici della tv e a degli amici informatici: niente. Non si vede un cazzo.
E mi hanno spiegato che finché c’era l’accordo con Sky DAZN era visibile sui televisori perché c’era in qualche modo il supporto della tecnologia del colosso internazionale. Ma una volta interrotto il rapporto…pluff, tutto sparito. E non c’è verso di comunicare. Tutto informatizzato. Anche la fregatura. E intanto il Verona chi lo vede più? Meglio, penserà Setti fregandosi le mani, così vengono allo stadio. Ma io allo stadio ci sono già andato per tanti anni. Avevo cominciato al vecio Bentegodi nel 1956, quando il Verona era andato in serie A per la prima volta nella storia. E ci sono andato per anni. Ho già dato. Adesso preferisco godermi le partite sul divano di casa mia. Ma con DAZN non si può più. Mi sa che devo disdire l’abbonamento. E come me chissà quanti altri. DAZN non ha fatto proprio un bell’ affare