La Polizia locale di Verona continua ad adottare la linea dura della contro i falsi invalidi. In questi giorni sono state individuate e denunciate alla Procura sei persone, tre uomini e tre donne, tutti romeni e residenti nel Veneziano che, fingendosi sordomuti, da alcune settimane nel centro storico scaligero raccoglievano denaro tra i turisti e i residenti. Fondamentale, nell’operazione di individuazione, anche il supporto di un cittadino, che ha segnalato al Comando il luogo in cui si trovava parcheggiata l’auto utilizzata dal gruppo per gli spostamenti.
Il veicolo, una Audi con targa francese lasciata in sosta in lungadige Rubele, è stato immediatamente controllato dagli agenti. Le informazioni raccolte sono state successivamente elaborate dal Laboratorio di Analisi Documentale della Polizia locale, attraverso il sistema Eucaris, che consente di incrociare i dati dei telai dei veicoli in Europa con le targhe. E’ risultato che l’Audi, esportata in modo illegale, è di fatto ancora immatricolata in Italia, oltretutto sottoposta a un fermo amministrativo per mancati pagamenti di sanzioni al codice della strada. L’auto è stata quindi sequestrata per l’assenza della copertura assicurativa, oltre che per la mancata revisione, la circolazione con fermo amministrativo e altre violazioni relative alla targa. Denunciate le sei persone collegate al veicolo. Tra esse due uomini e una donna sono state accompagnate al Comando per ulteriori accertamenti su episodi di truffe avvenuti in altre province nel nord Italia.
“Un cumulo di reati da professionisti della truffa, oltre all’aspetto odioso di fare leva sul buon cuore e raggirare le persone”, sottolinea l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani. “Sono particolarmente soddisfatto che queste organizzazioni vengano colpite, anche perché chi vuole delinquere deve sapere che è meglio stare alla larga da Verona. Su questo e su tantissimi altri fronti il lavoro della Polizia locale, che ringrazio per l’impegno costante, continua a essere importante e anzi essenziale. Altrettanto fondamentale il supporto della cittadinanza, che attraverso le segnalazioni consente in molti casi un’azione mirata di verifica. E’ stato proprio grazie alla denuncia di un cittadino, infatti, che è stato possibile intercettare l’auto e avviare i controlli che hanno portato al fermo delle sei persone. Un positivo lavoro di squadra in favore della comunità, che ampia la capacità di monitoraggio del territorio e rafforza la sicurezza”.
Ai veronesi che desiderano comunque aiutare le persone disabili o in stato di difficoltà ricordiamo che esistono molte associazioni sul territorio che svolgono un’opera meritoria alla luce del sole (nella foto, una campagna di promozione a favore dei sordomuti in Svizzera): non è difficile distinguere le iniziative di volontariato da queste vere e proprie truffe da marciapiede ai danni dei più generosi.