Il CDA di VeronaMercato, presieduto da Michele Gruppo (nella foto a destra col sindaco di Tirana, Erion Veliaj ), ha approvato la semestrale al 30 giugno che si chiude – i dati sono una proiezione al fine esercizio 2021 – con 222mila€ di risultato netto dopo 191mila€ di tasse e 1,8 milioni€ fra accantonamenti e ammortamenti. La produzione come evidenzia il grafico qui sotto ha raggiunto i 6,8 milioni con un valore aggiunto di 4,7 in leggero aumento rispetto al bilancio 2020. Grazie alla positiva gestione caratteristica e alle scelte finanziarie operate, il bilancio riflette la capacità di ultimare la restituzione delle rate del mutuo entro la scadenza di Giugno 2023 per il valore residuo di 2,28 milioni di euro. Per Michele Gruppo «VeronaMercato si conferma una società sana che ha saputo reggere alla pandemia garantendo, assieme agli operatori commerciali, la tenuta e la sicurezza del sistema di approvvigionamento. E grazie a questo si prepara ad una nuova fase di sviluppo».

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I recenti investimenti realizzati dalla Società per circa 4 milioni di euro, riferiti sia agli immobili, con particolare riferimento alle migliorie apportate all’edificio ortofrutta, sia ai sistemi di regolamentazione dei flussi di traffico e di videosorveglianza, hanno comportato un significativo miglioramento delle condizioni generali lavorative degli utenti e di sicurezza nei luoghi di lavoro.

E’ allo studio un piano di sviluppo strutturale che prevede un ulteriore ammodernamento del Mercato Ortofrutticolo e delle strutture di logistica facendo riferimento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in procinto di essere varato dal Governo. Il tutto coordinato dalla Rete Italmercati alla quale Veronamercato partecipa dal gennaio 2016. Non meno importanti gli investimenti programmati, sempre in ambito Italmercati, in tema di digitalizzazione per quanto attiene tracciabilità delle merci, osservatorio crediti e e-commerce b2b.

Il fatturato delle 56 imprese concessionarie ha toccato i 600 milioni€ per oltre 430mila tonnellate movimentate. Di queste, un buon 10% è composto da produzioni del territorio veronese e il 30% è complessivamente destinato alle esportazioni. Le importazioni rappresentano il 25% della merce trattate. Mille sono le imprese acquirenti e mille900 ogni giorno gli utenti presenti ogni giorno al mercato.