SocialMeter Suite, la piattaforma di social e web monitoring brevettata dalla veronese Maxfone, si amplia e aggiunge una nuova dimensione ai propri Analytics, per fornire ad aziende private e organizzazioni pubbliche informazioni inedite sui modelli di mobilità legati al turismo, al retail, agli eventi e alle nuove smart city. L’obiettivo è ambizioso. Immaginate cosa significa per i ristoratori, la distribuzione alimentare, le catene del fashion e i quasi 900 mila esercenti commerciali italiani (secondo Federdistribuzione) conoscere gli spostamenti dei propri clienti nei momenti che precedono e seguono l’acquisto. Un traguardo che Maxfone, primo enhanced data provider europeo indipendente, ha raggiunto nell’ultimo trimestre del 2021. L’azienda ci si è avvicinata un passo alla volta, innovando anno dopo anno, investendo in tecnologia e intelligenza artificiale ma anche in sistemi avanzati per la protezione della privacy. Il tutto attraverso SocialMeter, il proprio competence center dedicato ai Big Data.

“In questo periodo abbiamo lavorato sui progetti che avevamo in cantiere. Dopo il lancio di Podcast Analytics in luglio per il Web Marketing Festival siamo soddisfatti di presentare una nuova componente della nostra Suite: i Mobility Analytics”, spiega Paolo Errico, AD di Maxfone. “Oggi disponiamo di tecnologie e competenze uniche sul mercato, non soltanto in Italia, grazie alle quali siamo in grado di mappare le esperienze di consumo anche nei luoghi dove vengono vissute, fornendo informazioni strategiche ai nostri clienti”.

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Paolo Errico, AD di Maxfone (foto thecreativebrothers)

Gli Analytics di mobilità sono tra le applicazioni più sofisticate del mondo Big Data analysis, perchè riescono a raccogliere dati dinamici sulle abitudini di spostamento delle persone, mantenendo al contempo il loro anonimato. Inoltre la componente di intelligenza artificiale viene “allenata” per trasformare in tempo reale questi dati in informazioni sempre più approfondite. Alcune applicazioni di rilievo per i business si traducono, per esempio, in insight sui percorsi turistici di una città, o in indicatori sui movimenti all’interno dei negozi fisici.

Il primo test è stato effettuato nel 2020 con un progetto pilota per Fondazione Arena di Verona, che analizzava i flussi turistici legati alla stagione lirica. Da questi sono state estratte rilevanti informazioni su come il pubblico arriva a Verona, da che città o nazione viene, e sempre in armonia con la privacy. I dati di geolocalizzazione vengono raccolti in modalità anonima a partire dai segnali di spostamento trasmessi dai dispositivi mobili e gestiti attraverso un principio chiamato “privacy by design”, che integra la privacy nella tecnologia stessa degli Analytics. Insomma, una protezione dei dati che si applica a partire dalla fase di progettazione e per tutto il ciclo di vita, fino all’utilizzo finale.

Vastissimo il campo di applicazione dei Mobility Analytics: fiere e turismo, aeroporti e viabilità urbana, centri commerciali e retail, con informazioni dettagliate utili anche alle piccole attività. Senza parlare dei benefici per i grandi marchi del food, del beverage e di altri settori. L’unicità di SocialMeter, conferma Paolo Errico, è la sinergia che si forma dall’unione dei dati di mobilità con quelli social: “Sarà uno strumento fondamentale per lo sviluppo del nostro modello di business, perché si somma con la nostra capacità di utilizzare l’intelligenza artificiale incrociando dati provenienti da diverse fonti per dare vita a nuove informazioni arricchite”.

I dati di mobilità convalidano quindi le informazioni ottenute dai social media, mentre i dati social spiegano le motivazioni alla base degli spostamenti. Insieme offrono una panoramica completa, con insight sui movimenti, le caratteristiche socio demografiche degli utenti e gli schemi di consumo. Collocare nello spazio i comportamenti di consumo è vitale per sviluppare strategie di marketing, pianificare i processi aziendali, ottimizzare la distribuzione dei prodotti e ottenere il massimo dagli investimenti pubblicitari. Significa scoprire ad esempio che il menù vegetariano del mercoledì di un piccolo locale in una città va sempre a ruba perchè nei dintorni c’è un circolo di vegani… Oppure che la vendita di deodoranti ed elastici per capelli in una profumeria è legata al numero di abbonamenti della palestra vicina. Un focus su dove e perchè nascono abitudini e stili di consumo.