Dopo l’annuncio in luglio, è arrivata in porto con il closing ufficiale l’operazione industriale che ha portato MAW Men At Work e In Job a unire le forze, dando vita a una delle più rilevanti attività italiane nel settore dei servizi per l’occupazione. MAW, tra le principali agenzie per il lavoro nazionali, guidata dall’AD Federico Vione, e In Job, International recruitment company fondata da Carlo De Paoli nel 2001 a Verona, hanno così completato un percorso che le ha portate a convergere negli obiettivi di crescita, varando un coraggioso piano di sviluppo delle società che prevede l’apertura di 80 nuove filiali dirette in Italia entro la fine del 2022.

All’interno del nuovo gruppo, In Job (che ha chiuso il 2020 con più di 50 milioni di fatturato, 2000 dipendenti diretti e somministrati e 20 agenzie sul territorio) manterrà la propria identità, il brand e un posizionamento distintivo con una forte specializzazione nel professional staffing. In questa nuova fase Carlo De Paoli resterà azionista e presidente di In Job, affiancato nel ruolo di managing director da Enrica Ronchi. Supportato da un rilevante investimento, il progetto vedrà le nuove filiali presenti in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo e Lazio. Le aperture sono programmate in capoluoghi e piccoli centri, per una copertura capillare delle aree più promettenti del territorio italiano.

“L’operazione”, sottolinea una nota di MAW, “testimonia la ferma volontà del gruppo di essere presente sui territori dove si trovano le sedi e le unità produttive delle imprese e dove vivono le persone. Solo con la presenza fisica, infatti, si ottiene una conoscenza profonda dei tessuti economici locali e delle loro esigenze, che non può in alcun modo essere sostituita – ma soltanto supportata – dalle tecnologie digitali”.

MAW Federico Vione
Federico Vione, amministratore delegato di MAW Man At Work
In Job Carlo De Paoli
Carlo De Paoli, fondatore e presidente della veronese In Job

“Abbiamo voluto compiere una scelta in decisa controtendenza, che pone il contatto umano e le relazioni dirette e personali al centro del nostro piano di sviluppo”, spiega Federico Vione. “Mentre tutti si spostano verso la digitalizzazione dei servizi, noi investiamo nella vicinanza a persone e imprese. Dove c’è il lavoro vogliamo esserci noi, per aiutare le persone a realizzare le proprie aspirazioni e le imprese a trovare esattamente le risorse a loro necessarie. È questo il vero impatto sociale che possono avere le realtà che si occupano di human resources come quella che stiamo creando”.

Secondo MAW “questo piano di sviluppo è un’altra importante tappa all’interno del percorso strategico del gruppo che punta a raggiungere il miliardo di ricavi entro il 2025 attraverso una crescita organica e per linee esterne, con il raddoppio del proprio organico entro il 2022, arrivando a 800 risorse con 400 nuovi inserimenti. Il nuovo gruppo, sttraverso il coinvolgimento e l’aggregazione delle società più dinamiche a tutti i livelli, si propone di diventare un player di riferimento a livello italiano ed europeo, capace di presidiare tutti i segmenti dei servizi per il lavoro: dall’head hunting alla consulenza, dal middle management allo staffing, rispondendo alle esigenze di imprese e persone”. Presente in otto regioni con oltre 70 filiali, MAW Men at Work ha chiuso il 2020 con un fatturato di 270 milioni. Il primo semestre del 2021 si è chiuso con una crescita superiore al 50% rispetto al 2020, confermando così la previsione di oltre 360 milioni di fatturato nel 2021.