Tricolore protagonista per tre giorni in Piazza Bra, un omaggio a tutti gli alpini che si spendono quotidianamente per gli altri e che si sono sacrificati per la vita altrui. Dopo lo stop forzato causa Covid, le Penne Nere veronesi tornano infatti in piazza per festeggiare il 149° anniversario di costituzione del Corpo degli Alpini, che dalla sua nascita ad oggi è stato sempre al fianco dell’Italia e degli italiani, in tempo di guerra, durante le calamità naturali e, nei mesi scorsi, è sceso in campo durante la pandemia. Da venerdì a domenica saranno tanti gli appuntamenti in piazza Bra per incontrare e conoscere le tante sfaccettature legate al mondo “dell’alpinità”. Si parte domani sera alle 20, con l’accensione del tricolore su tutti i monumenti della piazza. La serata proseguirà alle 20.30 nella sala congressi del Palazzo della Gran Guardia (ad ingresso libero con Green Pass) per la presentazione di due opere realizzate dalla Sezione Alpini di Verona: il libro redatto in occasione del Centenario di costituzione dell’ANA Verona e il DVD realizzato in occasione dei 100 anni della traslazione del Milite Ignoto.
Sabato e domenica piazza Bra (inaugurazione alle 10.30) ospiterà la cittadella alpina. Qui, infatti, la sezione veronese dell’Ana allestirà una serie di mostre statiche e un’inedita “trincea multimediale”, dove i visitatori potranno sperimentare dal vivo suoni e rumori della Grande Guerra, aiutati in questo singolare tuffo nel passato dalla presenza dei rievocatori in uniforme storica. In Bra infatti saranno dispiegate tende da ospedale e da truppa dove verranno proiettati filmati storici. Il reparto sanitario sarà presente con tutta la strumentazione originale del ’15-’18, insieme al reparto artiglieria da montagna. Immancabili, come sempre, i gruppi di rievocatori con le uniformi storiche dell’Usr del Battaglione Alpino Sette Comuni 145^ cp e del gruppo storico 6° Alpini Battaglione “Verona” con le dotazioni dell’epoca.
A completare l’allestimento, il Museo Storico di Lugagnano, il gruppo sportivo e il gruppo filatelico della sezione veronese. Tra i protagonisti anche il Gruppo Giovani che allestirà un proprio stand in cui sarà possibile cimentarsi con il tiro a segno laser con le carabine, le famiglie che prenderanno in carico le vendite della Pandora dell’Alpino, i cui proventi servono a finanziare il progetto di ricostruzione della chiesta di Costabella, sul Baldo. In piazza ci saranno poi i nuclei di Protezione Civile – uno dei cuori pulsanti dell’ANA Verona che in questi ultimi due anni ha dimostrato di essere a completa disposizione della comunità anche nell’emergenza Coronavirus – con i nuovi mezzi in dotazione. Le unità cinofile con le esercitazioni di ricerca tra le macerie e il nucleo anti incendio boschivo, attraverso alcune dimostrazioni, permetteranno anche ai più piccoli di cimentarsi nelle attività dei volontari. Per tutto il fine settimana, inoltre, sarà a disposizione dei più coraggiosi una palestra di roccia in cui mettersi alla prova con una scalata vertiginosa.
Sabato sera, l’appuntamento è nell’Auditorium della Gran Guardia alle 20.30 (ad ingresso libero con Green Pass) con il concerto del coro Alpino El Biron e la Fanfara sezionale di Perzacco.
Domenica mattina, alle 9.15, al Sacrario del Cimitero Monumentale si terrà la cerimonia di celebrazione degli onori ai caduti e alla tomba del milite ignoto con la deposizione di una corona d’alloro alla presenza delle autorità cittadine militari e civili. Le Penne Nere raggiungeranno poi piazza Bra (non in sfilata, come da normativa Covid) dove, dopo gli interventi delle autorità, alle 11 il vescovo di Verona, Monsignor Giuseppe Zenti celebrerà la Santa Messa insieme al cappellano sezionale, don Rino Massella.
Alla presentazione in sala Arazzi sono intervenuti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile Marco Padovani e per la sezione ANA di Verona il presidente Luciano Bertagnoli e tutto il direttivo. “Nella mia veste di sindaco considero gli alpini parte integrante della squadra della città – ha affermato Sboarina -. Su di loro puoi contare sempre e il loro apporto, attraverso la Protezione civile, è davvero insostituibile. La loro disponibilità è proverbiale, così come la loro presenza è fondamentale per tante attività nei quartieri, a supporto della comunità e in particolare degli. Questa tre giorni è importante anche perchè è l’ennesima manifestazione che riusciamo a svolgere in presenza e, nel caso specifico, ci permette di festeggiare i nostri amati alpini”. “Questo evento di tre giorni è un grande traguardo raggiunto dall’Amministrazione comunale ma soprattutto dagli alpini, a cui va fatto un ringraziamento per quello che hanno fatto in tempo di guerra e per quello che stanno facendo adesso in tempo di pace e di ripresa – ha detto l’assessore Padovani -. Inoltre anche la riapertura delle baite è un segnale importante di ripartenza e di vicinanza agli anziani, alle persone fragili e ai cittadini nei quartieri”.
“Ringrazio l’Amministrazione comunale per l’immancabile sostegno – ha sottolineato il presidente Bertagnoli -. Il mio desiderio è che in questi tre giorni, parafrasando un libro di Dominique Lapierre, piazza Bra diventi ‘La città della gioia’. Vogliamo lasciarci alle spalle le piazze vuote dei mesi più difficili della pandemia, vogliamo condividere momenti di gioia e solidarietà”.