( di Paolo Danieli) E’ arrivata dalla Corea. Non importa se da quella del Sud o del Nord. Quel che conta è che vive e punge anche col freddo. Sono fregato! Se nel raggio di 30 metri c’è una zanzara è sicuro che viene da me. L’idea che mi ero fatto è che sono buono, talmente buono che la voce si è sparsa anche tra le zanzare che così vengo da me. Poi mi han detto che è perché “ te hg’è el sangue dolce”. Non è vero neanche quello. Gli scienziati hanno detto che dipende dall’anidride carbonica che emana la pelle.
Fatto sta che quando mi pungono m’incazzo come una jena, anche perché ho una reazione particolarmente vivace, con abbondante liberazione d’istamina e quindi prurito che non mi dà pace finché non fa effetto l’antistaminico in pomata che d’estate tengo sempre a portata di mano. Quando arriva il freddo tiro un respiro di sollievo. Tiravo, perché adesso è arrivata la zanzara che vive col freddo. Viene dalla Corea. Un altro regalo della globalizzazione. Com’è stata la zanzara tigre, arrivata dal sud-est asiatico. Sempre col trucco che prendono l’aereo e poi quando è atterrato dalle nostre parti e si aprono i portelloni escono e rimangono qui. Mica lo riprendono per tornare da dove sono venute le maledette! Per la prima volta la zanzara coreana era stata trovata una decina d’anni fa nel bellunese, ma si sta diffondendo il tutto il nord. Non è ancora chiaro se porti o meno qualche malattia. dopo il Covid ci mancherebbe solo quello!
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