Come ormai da copione il Verona parte alla grande, dominando, attaccando e macinando occasioni su occasioni da gol. Caprari e Simeone all’attacco fanno il bello e il cattivo tempo e Simeone segna anche due gol, portando l’Hellas in vantaggio per 2-0. Dicono che Tudor abbia lavorato tutta la settimana sul versante psicologico per evitare il calo che si è sempre verificato nei secondi tempi che ha portato a vanificare i gol segnati. Di norma quando una squadra segna il 2-0 si dice che chiude la partita. Ma non è così per il Verona, che se le partite durassero 45 minuti sarebbe primo in classifica. Pare che la cura Tudor abbia funzionato.
Appena iniziato il secondo tempo la Lazio riapre la partita con un gol di Immobile. E la Lazio prende coraggio. Sembrerebbe: siamo alle solite. E invece no. Al quarto d’ora del secondo tempo Simeone, immenso, segna il 3-1 facendo passare la palla fra le gambe del portiere laziale. Ed sarebbe tripletta. Se al 91° non segnare anche il quarto gol, suo e del Verona che chiude la partita per 4-1. Un grande Verona. Un grande Simeone.