Secondo il presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli l’obbligo vaccinale potrebbe essere posto dal governo nel caso la situazione peggiorasse. Per ora però “la situazione italiana è largamente più favorevole rispetto a quella in Gran Bretagna e in Germania in termini di circolazione virale. Ma tutto questo non è accaduto per caso – ha sottolineato – ma è il frutto di una percentuale più alta di soggetti vaccinati e anche perché c’è stata gradualità nelle riaperture. E poi il mantenimento delle misure non farmacologiche, le mascherine, il lavaggio delle mani, il distanziamento”.

Per quel che riguarda le vaccinazioni Locatelli, dopo aver spiegato che la terza dose per il vaccino non è niente di eccezionale e dovrà esser fatta per mantenere nella popolazione un livello di immunità adeguato, ha confermato la linea sin qui seguita dalle autorità sanitarie italiane: “si è partiti con una strategia di convincimento e di persuasione, che ha fatto largamente breccia e ha permeato la coscienza di tanti cittadini. Qualora ve ne fossero le indicazioni e gli estremi si potrebbe arrivare anche a considerare l’obbligo”. 

E con l’andamento che ha preso la campagna vaccinale è prevedibile che venga presto raggiunta la quota 90% di popolazione vaccinata. Quindi l’obbligo potrebbe riguardare solo un 10%.