Maurizio Gasparri è uno dei politici italiani che più si è impegnato nella lotta alla droga. Il suo impegno non è di ieri. Risale a molti anni fa, quando ancora militava nel Msi e quindi in Alleanza Nazionale, prima ancora di diventare ministro del governo Berlusconi.  Poi i governi e le maggioranze sono cambiati. Ed anche i partiti. Ora Gasparri è senatore di Forza Italia, sempre coerentemente nel centrodestra. E sempre coerentemente contro la droga. Contro tutte le droghe. Contro la truffaldina distinzione fra droghe “leggere” e “pesanti”. La droga è droga, ha sempre detto. E adesso che la sinistra si sta apprestando a impegnarsi nel referendum che chiede la liberalizzazione della cannabis, Maurizio Gasparri prende subito posizione.

«Banalizzare l’uso di cannabis è un grave errore per i danni che la cannabis fa. Abbiamo già costituito con esponenti della società civile, comunità terapeutiche, associazioni ed esponenti politici i primi comitati per il NO al referendum sulla cannabis.  Vogliamo difendere le ragioni della vita e denunciare i pericoli che scaturirebbero da un esito positivo di questo referendum.  Dalla droga bisogna uscire con la prevenzione,- conclude Grasparri-  con una informazione corretta, con il recupero. Non facilitandone la circolazione. Ci attiveremo presto in tutta Italia con una campagna di informazione contro ogni droga!»