(di Rocco Fattori Giuliano) Partita a basso punteggio, ma ad altissima intensità: Verona in difficoltà, con l’infermeria ancora piena, trova una grande prova a Ravenna in casa della capolista OraSì e porta a casa una vittoria di peso e di cuore: 70 a 57 (7-14 nel primo quarto; 10-15 nel secondo; 24-17 nel terzo, l’unico concesso ai ravennati; 16-25 nel quarto decisivo). Verona si affida ai suoi pretoriani Rosselli, Candussi e Pini e si fa forza coi suoi americani che nel momento decisivo si fanno trovare pronti e con le mani calde. Caldissime per Karvel Anderson, nella foto, 21 punti per lui: 5/9 da due punti; 2/8 da tre; 5/5 ai tiri liberi e 5 rimbalzi.
La Scaligera controlla bene Ravenna nei primi due quarti; impone una difesa di ferro, che non lascia spazio ai biancorossi e li tiene a basso punteggio. Rosselli si conferma leader di questo gruppo e torna prepotente nelle transizioni che tagliano le gambe ai padroni di casa. Il rientro dall’intervallo lungo vede una Ravenna intenzionata però a riprendersi quanto lasciato sul campo nel primo tempo. Trova il suo capitano, Daniele Cinciarini, 15 punti per lui, che guida le folate offensive dove adesso i gialloblu si trovano in difficoltà, messi sotto a rimbalzo, forzati ad agire, costretti a perdere palle preziose ed a pagare un pesante tributo di punti. Il divario viene chiuso in pochi minuti e Ravenna riesce persino a mettere la testa avanti di un’incollatura: 347 a 36 alla metà del terzo tempo. Verona sbaglia tanto, persino in uscita dai time out si fa trovare in sofferenza sul ritrovato agonismo dei biancorossi meritatamente al primo posto in classifica del girone rosso. La Tezenis però con Pini, Penna e Candussi (alla fine, 12 punti per lui) riesce a metterci una pezza. Rientra in partita, conquista palloni, cerca giochi più diretti e riprende il vantaggio. Chiude il terzo con quattro punti di vantaggio.
Ravenna gioca il tutto per tutto all’inizio dell’ultima frazione di gioco e con un 7 a zero devastante va in vantaggio di tre. Poi..poi sale in cattedra Karvel Anderson e la festa ravennate finisce. Sette punti di fila a chiudere le velleità dei padroni di casa e una presenza costante, a tutto campo, che rianima i gialloblù, indica la strada a Xavier Johnson (alle fine chiude con 17 punti), sostiene una difesa che a differenza del quarto precedente non commette più falli, godendosi invece delle difficoltà di Ravenna di usare il fisico senza generare, invece, tiri facili dalla lunetta per i gialloblù. Alla fine, una vittoria meritata, con un ampio margine utile per la gara di ritorno. Altri due punti in saccoccia e seconda vittoria consecutiva. Aspettando il rientro di Sasha Grant e di Lorenzo Caroti. Una Verona di gran carattere.