Un paio di settimane fa nell’articolo “Il futuro della democrazia gira attorno al Quirinale. Draghi sì, Draghi no” parlavamo della prospettiva che in Italia s’instaurasse una Repubblica Presidenziale di fatto con Draghi Presidente della Repubblica che fa anche il Presidente del Consiglio attraverso un uomo di sua fiducia. Oggi arriva la conferma e viene nientemeno che dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti che, intervistato da Bruno Vespa, dice: “Draghi potrebbe guidare il convoglio anche dal Quirinale”.
“Già nell’autunno del 2020 – ricorda Giorgetti- dissi che la soluzione sarebbe stata confermare Mattarella ancora per un anno. Se questo non è possibile – continua il ministro leghista- va bene Draghi”. E riferendosi al governo precisa: “potrebbe guidare il convoglio anche da fuori. Sarebbe un semi-presidenzialismo de facto, in cui il Presidente della Repubblica allarga le sue funzioni approfittando di una politica debole”.
In sostanza Giorgetti, che nel Palazzo sanno tutti essere l’esponente della Lega più vicino a Draghi, conferma con altre parole quello che L’Adige prevedeva possa accadere dopo il 3 febbraio, data in cui inizieranno le votazioni a Camere riunite per l’elezione del Capo dello Stato. Il futuro della democrazia gira attorno al Quirinale.