Da giovedì 4 novembre alle ore 20 è sospesa l’attività del Punto di Primo Intervento dell’Ospedale “San Biagio” di Bovolone. Da venerdì 5 novembre, negli stessi locali dell’Ospedale, viene realizzato un Ambulatorio Infermieristico, aperto per 5 giorni a settimana e per 6 ore al giorno. A questo ambulatorio, che sarà sempre più potenziato, potranno accedere tutti i pazienti inviati dai Medici di Medicina Generale, oltre alle persone prese in carico al Pronto Soccorso di Legnago e che necessitano di continuità di cure (codici bianchi), senza che per questo debbano tornare al “Mater Salutis”. Con il coordinamentomdei MMG si arriverà a dare completa risposta agli assistiti di Bovolone e del comprensorio circostante.
“Intendiamo sospendere e non chiudere il Punto di Primo Intervento”, afferma Pietro Girardi, Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera. “La sua recente riapertura, seppur con orario ridotto (a 12 ore), era nata dalla sollecitazione della comunità e del Comitato dei Sindaci. Si è trattato di un servizio che siamo riusciti a dare ai pazienti, anche per un periodo limitato. La situazione dei medici in quel momento lo ha permesso, e dobbiamo anche ringraziare gli operatori che lo hanno reso possibile, a volte a scapito di qualche giorno di ferie, dato il periodo di impegno intenso che ha contraddistinto l’attività del PPI. Quella riapertura è stata realizzata con la grande speranza che il concorso indetto di recente avrebbe portato nuovi medici, una delle figure professionali di cui all’ULSS 9 c’è carenza. A fronte dei 24 posti a disposizione nel concorso (per medici di Pronto Soccorso) non è arrivata alcuna candidatura. Si tratta di una conclusione inaspettata che ci ha obbligato a una scelta difficile. Questa la motivazione che ci costringe a sospendere – e non a chiudere – il Punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Bovolone. Appena le condizioni lo permetteranno, lo riapriremo, in accordo con le Amministrazioni locali”.