(di Stefano Cucco) Ad Isola della Scala venerdì 5 novembre alle ore 11 nella sede della società agricola cooperativa “Ca’ Magre” si tiene la conferenza di presentazione del “Progetto Boscàja”, voluto da una rete di partner attivi nella cura dei territori in ottica di responsabilità sociale, economia del bene comune e agricoltura sostenibile. Partecipano Antonio Tesini della Cooperativa “Ca’ Magre”, Tiziano Quaini di Aveprobi, Tecla Soave dell’associazione “AMEntelibera”, Paolo Dagazzini di “Mag Verona” ed Alberto Motta, segretario della Fondazione Giorgio Zanotto.

Il progetto mira a frenare il degrado ambientale tramite il rimboschimento delle aree agricole marginali della Pianura e della Collina veronese, in modo da ricreare boschi e siepi capaci di assorbire anidride carbonica e riflettere la radiazione solare, diminuendo il riscaldamento della superficie terrestre. A questi benefici si aggiungono la riduzione del rischio idrogeologico e l’aumento della biodiversità vegetale e animale, poiché i boschi fungono da corridoio ecologico per la fauna. In questi primi mesi di avvio dell’iniziativa, quattro diverse realtà agricole hanno messo a disposizione complessivamente 17 ettari per iniziare questa pratica di rimboschimento. Il progetto sarà accompagnato da un programma educativo e didattico, destinato a studenti e studentesse di tutto il ciclo di studi e inserito nell’iniziativa “Prendersi cura della Terra”, coordinata dall’associazione “AMEntelibera” e sostenuta da un contributo di Fondazione Cariverona. Dopo la conferenza seguirà la cerimonia di piantumazione dei primi alberi che dà l’avvio simbolico al progetto, cui si aggiunge la possibilità di visitare la vicina Palude della Pellegrina, di cui Ca’ Magre si occupa dal 1998. Il sito rappresenta uno dei tre lembi residui di zona umida, che faceva parte del territorio palustre delle Valli Grandi Veronesi. La tutela dell’area rientra nella visione che pone al centro le aziende agricole come protagoniste della tutela ambientale. In zona in questi anni sono stati piantati circa 800 alberi scelti tra le essenze autoctone.