Fa discutere in Italia la rivelazione di Hugo Carvajal, detto “El Pollo”, ex capo dell’intelligence di Hugo Chavez e di Nicolas Maduro, secondo la quale il Movimento 5 Stelle avrebbe ricevuto 3 milioni di euro dal governo del Venezuela.
“El Pollo”, in carcere da settembre a Madrid, ha fornito un elenco dei destinatari dei finanziamenti del governo di Caracas di cui è a conoscenza per il suo ruolo di direttore di Intelligence e Contro intelligence Militare del Venezuela. Pare anche che abbia fornito delle prove di ciò. Avrebbero ricevuto denaro venezuelano Néstor Kirchner in Argentina; Evo Morales in Bolivia; Lula Da Silva in Brasile; Fernando Lugo in Paraguay; Ollanta Humala in Peru; Zelaya in Honduras; Gustavo Petro in Colombia; Movimento Cinque Stelle in Italia e Podemos in Spagna.
“El Pollo” ha deciso di collaborare con le autorità spagnole per evitare l’estradizione negli Stati Uniti che lo reclamano per giudicarlo per traffico internazionale di droga.
Subito c’è stata la reazione indignata dei grillini che hanno negato recisamente di essere stati finanziati dal Venezuela. Anche perché se fosse vero cadrebbero in gravi difficoltà. Finora prove di quanto affermato da Carvajal non se ne sono viste. Certo l’accusa non viene da un pentito qualsiasi – cosa che in Italia viene tenuta sempre in gran conto- ma nientemeno che dall’ex capo dei servizi segreti, cioè da chi conosce vita-morte-e-miracoli dei rapporti fra Caracas e l’estero. C’è anche da considerare che il M5S ha sempre tenuto rapporti con il Venezuela e non ha mai nascosto le sue simpatie per Chavez prima e Maduro poi e importanti esponenti grillini si sono recati più volte in visita in quel paese. I presupposti politici quindi ci sarebbero tutti. Tocca adesso alla magistratura italiana verificare se le rivelazioni del “Pollo” sono vere.