(di Stefano Cucco) Per la prima volta nella sua storia, il Consorzio di 2° grado L.E.B. – Lessinio Euganeo Berico, con sede a Cologna Veneta, allungherà di un mese il periodo di irrigazione che inizierà il 1° marzo, anziché il 15, per concludersi il 31 ottobre, anziché a metà mese. A beneficiarne saranno le aziende agricole operanti su oltre 82mila ettari nelle province di Verona, Vicenza e Padova; avranno, infatti, l’opportunità di aumentare la qualità e la quantità della produzione con un incremento di valore stimato in 130 milioni di euro all’anno. Il canale LEB, lungo 48 chilometri, preleva acqua dal fiume Adige e, sulla base di un costante monitoraggio, la distribuisce per l’irrigazione ai tre Consorzi di bonifica, che lo costituiscono: Adige – Euganeo, Alta Pianura Veneta e Bacchiglione

. “A causa dei mutamenti climatici”, afferma Moreno Cavazza, presidente del Consorzio L.E.B., “l’agricoltura veneta richiede sempre più acqua per fronteggiare periodi maggiormente siccitosi e le richieste di un mercato globalizzato. Abbiamo, quindi, deciso di estendere la stagione irrigua, pur continuando a rispettare le portate d’acqua già concesse. In questo modo sarà possibile irrigare anche le coltivazioni precoci primaverili e quelle autunnali. In caso di necessità, come già avvenuto ai primi di marzo, sarà possibile attivare anche l’irrigazione anti-brina”.

Nel 2021 il Consorzio L.E.B. ha distribuito 445.500.000 metri cubi d’acqua su un comprensorio pari a 82.675 ettari. La portata media derivata dall’Adige è stata pari a 24,3 metri cubi al secondo, cioè +25% rispetto al 2020. Durante i mesi estivi, la portata del canale Lessinio Euganeo Berico sale a mc./sec. 34, mentre in inverno scende a mc./sec. 10 con scopo essenzialmente di vivificazione ambientale. Il Consorzio è in attesa di un finanziamento pubblico pari 33 milioni di euro per completare i lavori già iniziati per il rifacimento del canale irriguo Adige Guà; il progetto, tra i più importanti d’Italia, permetterà di avere un’infrastruttura idraulica rinnovata ed all’avanguardia per il sistema di distribuzione irrigua.

“E’ questo un ulteriore esempio della capacità progettuale dei Consorzi di bonifica”, spiega Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, “che hanno avuto ammessi , al Piano Nazionale di Ripresa Resilienza, progetti per oltre 2 miliardi di euro a fronte, però, di una disponibilità pari a soli 520 milioni. A partire da questo dato, a fronte per altro dei 7 miliardi di danni annualmente causati da eventi naturali, abbiamo deciso di aprire un confronto con il Governo e le forze parlamentari; un primo atto sarà nella mattinata del prossimo 10 novembre al Centro Congressi Roma Eventi della Capitale”.