Al vertice sulla Libia di Parigi Draghi parlando dei continui arrivi sulle coste italiane di immigrati ha fatto una dichiarazione che si spera inauguri un nuovo corso dell’Italia riguardo all’invasione dall’Africa cui è sottoposta. “Questi sbarchi continui” ha dichiarato “in Italia rendono la situazione insostenibile: l’Ue deve trovare un accordo su questo fronte”.
“Noi stessi dobbiamo riuscire a investire di più in Libia, a spendere più denaro per creare condizioni più umane” sul fronte dell’immigrazione “che spesso non ha origine in Libia ma dai Paesi vicini”, ha aggiunto.
Il fatto che il premier italiano, che notoriamente ha uno standing che lo rende autorevole agli occhi del mondo, abbia sollevato il tema dell’immigrazione clandestina in una sede ufficiale, è un segnale importante. E arriva per di più nel momento in cui la questione della difesa dei confini dell’Unione Europea è all’ordine del giorno nell’agenda politica internazionale a causa di quello che sta accadendo ai confini fra la Polonia e la Bielorussia. E’ evidente che Draghi ha intelligentemente colto la palla al balzo in un momento in cui nessuno può avere l’improntitudine di affermare che ci sono alcuni confini da difendere ed altri no. Era ora.