L’Europa stanzia 25 milioni di euro per difendere i confini della Polonia e dei paesi dell’Est sottoposti alla pressione immigratoria. E’ il risultato della crisi alla frontiera con la Bielorussia. E’ evidente a tutti come il problema immigrazione venga affrontato da Bruxelles con il classico metodo dei “due pesi e due misure”. I confini orientali vanno difesi. Magari l’Ue finanzia anche il muro che la Polonia ha deciso di costruire per impedire che si entri sul territorio nazionale. Al contrario per gli sbarchi che si stanno susseguendo da anni sulle coste italiane non solo non viene fatto niente per impedirli, ma addirittura si propaganda la necessità di accogliere gli immigrati irregolari. La differenza la fa un fattore che è chiaro anche a chi non se ne intende di politica estera: ai confini orientali c’è la Russia. Che nonostante l’Urss e il comunismo siano crollati nel 1989 qualcuno si ostina a considerarla un potenziale nemico.