All’Istituto Assistenza Anziani di Verona si chiude una stagione conflittuale che aveva generato proteste e malumore nel personale, già provato da un duro lavoro e dalla pandemia che in alcuni casi si era riversato sugli ospiti. Oggi è stato sottoscritto il contratto normativo integrativo necessario per lo sviluppo delle progressioni economico orizzontali dei lavoratori e in generale per poter erogare qualunque tipo di risorse, come le indennità, agli stessi. L’accordo è stato ottenuto con l’apporto degli atri sindacati (Cisl e Cgil ) ed è positivo che siano riprese le relazioni sindacali per dare una prospettiva sicura ai lavoratori.
Il contratto economico integrativo prevede immediatamente una quota media di circa 420 euro a ciascun lavoratore e un ulteriore incentivo per educatori e logopedisti, risorse residue del 2020 che grazie al contratto normativo sottoscritto dalla UIL FPL l’anno scorso, arrivano direttamente nelle tasche del personale, ossigeno in questo momento di grossa difficoltà.
«Ora ci sono altre partite da risolvere:- dichiara Stefano Gottardi, coordinatore provinciale della Uil– arretrati da attribuire e le fasce economiche che queste lavoratrici e lavoratori meritano per l’importante lavoro che svolgono per noi tutti cittadini di Verona. Un’altra questione importante riguarda l’esposizione debitoria maturata da ogni singolo lavoratore – continua Gottardi- nei confronti dell’azienda per somme ricevute senza i necessari accordi di supporto; come UIL FPL vogliamo evitare questo rischio che in alcuni casi si è già trasformato in una triste realtà, Isola della Scala e Villa Bartolomea, con esborsi superiori alla decina di migliaia di euro. Forniremo il supporto per il conteggio del debito/credito per ogni singolo lavoratore che lo chiederà, così che gli stessi – conclude Stefano Gottardi- possano decidere con la massima serenità quale strada intraprendere e per chi lo vorrà attiveremo la conciliazione. Spiegheremo ai lavoratori in assemblea le nostre scelte e quale strategia ci ha spinto a cambiare rotta, dall’opposizione ferrea a un percorso propositivo, per rendere concreta la nostra linea sindacale.»