La variante Delta plus è 50 volte più aggressiva del primo Covid. Partita dall’Inghilterra, si sta diffondendo anche fuori. Un caso è stato isolato in Sardegna. E’ il gioco delle varianti a impedire che il virus venga battuto dall’immunità di gregge, che la comunità scientifica s’era data come obbiettivo nelle prime due ondate. Rimane allora la sola strada della vaccinazione di massa. L’Austria, sottoposta ad una grande pressione del contagio – ha solo il 45% di vaccinati- ha optato per l’obbligo vaccinale. E’ il primo paese europeo a fare questa scelta, ma è probabile che altri paesi adottino la medesima decisione. In Italia, dove la situazione è migliore che altrove grazie alla copertura dell’87% con almeno una dose, per ora si esclude il ricorso all’obbligo. Tuttavia di fronte all’aumento dei contagi si studiano nuove misure. Si parla di ridurre la durata del green pass da 9 a 6 mesi e di introdurne l’obbligo per altre categorie considerate a rischio. Ma se l’87% è vaccinato con una dose, vuol dire che un 4% completerà a breve il ciclo vaccinale, portando i vaccinati con 2 dosi al 91%. Del rimanente 9% c’è una quota di non vaccinabili per motivi di salute e un’altra di persone che hanno semplicemente paura, perché spaventate da quello che leggono sul web. Al netto di queste ultime due categorie, rimane sì e no un 3/4% di no-vax irriducibili, che non vogliono sentir ragione, con i quali è inutile qualsiasi sforzo di convinzione. A questo punto non ci sarebbe niente di strano a far prevalere la volontà del 96/97% su un 3/4%. E anche sul terreno della democrazia non farebbe una grinza.